L’azienda ospedaliero-universitaria senese e l’ateneo di medicina di Siena, attraverso una collaborazione internazionale, sono riusciti ad individuare delle molecole capaci di indicare la presenza di danni nella membrana neuronale; sarà più facile individuare quattro malattie neurologiche, fra cui la sindrome di Down.
Grazie alla messa a punto di un’analisi tramite spettrometria di massa e alla sintesi, in laboratorio, di particolari specie molecolari, i ricercatori dell’Azienda ospedaliero-universitaria Senese e dell’Università di Siena, hanno individuato due nuove molecole della famiglia F4-Neuroprostani, importanti marker di danno ossidativo della membrana dei neuroni, in quattro specifiche malattie: Sindrome di Rett, Sindrome di Down, Spettro Autistico e Sclerosi multipla. Hanno partecipato al progetto anche gli atenei di Hong Kong, Montpellier e Napoli.
“I nostri dati – spiegano il dottor Joussef Hayek, direttore dell’Uoc Neuropsichiatria infantile, e il neonatologo dell’Aou Senese Claudio De Felice, autori dello studio insieme alla professoressa Cinzia Signorini – indicano come il danno ossidativo di biomolecole segua percorsi molecolari specifici, e come particolari molecole prodotte dal danno da radicali liberi siano direttamente correlate alla severità clinica di specifiche patologie neurologiche”.
“Tra queste – aggiunge il dottor Hayek – troviamo anche l’autismo, una condizione particolarmente rilevante anche dal punto di vista sociale, visto che ad oggi non esiste ancora nessun bio-marcatore affidabile e replicabile. Con questo studio – concludono Hayek e De Felice -, abbiamo fatto un ulteriore passo in avanti per potenziare la nostra capacità di diagnosi precoce, anche per una possibile migliore assistenza in futuro”