Mer 25 Dic 2024
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Siglato il rinnovo del comparto Sanità

Siglato la pre-intesa per il rinnovo del contratto del comparto Sanità, che prevede un aumento medio delle retribuzioni di 85 euro al mese. Lo rendono noto Stefano Bonaccini, presidente della Conferenza delle Regioni, e Fp-Cgil: “via libera ad un contratto che interessa 540mila lavoratori, fra infermieri, operatori sanitari e amministrativi del Ssn”.

“E’ una giornata positiva per la sanità italiana e per i lavoratori che giorno dopo giorno, con dedizione, fanno in modo che il servizio sanitario nazionale continui a funzionare, abbia una buona qualità e garantisca un diritto fondamentale dei cittadini come quello della tutela della salute”, sottolinea in una nota Bonaccini commentando la firma della pre-intesa per il rinnovo del contratto del comparto sanità, personali livelli. “Andiamo avanti e dopo lo sblocco del contratto delle funzioni locali – ha proseguito – arriva ora il via libera ad un contratto che interessa più di 540mila lavoratori, fra infermieri, operatori sanitari e amministrativi impegnati nel Ssn. Un segnale importante dopo l’accordo raggiunto per il riparto del fondo sanitario che assicura comunque dal 1 gennaio 2019 l’incremento di un miliardo delle risorse destinate al servizio sanitario”.

“Anche i lavoratori della sanità – ha aggiunto Massimo Garavaglia, presidente del Comitato di Settore Regioni-Sanità ed assessore della Lombardia – avranno a partire dal 1 marzo 2018 un incremento delle retribuzioni, mediamente 85 euro al mese. Un risultato non scontato. Abbiamo agito con grande senso di responsabilità, nonostante il mancato incremento di risorse del fondo sanitario di quest’anno per questo scopo. Adesso andiamo avanti anche per la medicina convenzionata e la dirigenza sanitari. Noi gli atti integrativi li abbiamo già sbloccati ed inviati”.

“Ci sono sostanziali miglioramenti, è un passo per restituire dignità a lavoratori”. Lo afferma la segretaria generale della Fp Cgil, Serena Sorrentino, commentando la sigla in sede Aran dell’ipotesi di rinnovo del contratto del comparto Sanità. La pre-intesa per il rinnovo del contratto nazionale della Sanità pubblica per il periodo 2016/2018, spiega Sorrentino, arriva dopo “una lunga trattativa no stop, partita alle 10 del 22 febbraio e conclusasi intorno alle 13.50 di oggi, circa 28 ore dopo, che ha portato ad un’intesa tra sindacati e Aran che interessa 550 mila lavoratori del comparto”.

Tra i punti principali dell’intesa, sottolinea la Fp Cgil, “è stato raggiunto l’obiettivo di erogare per il 2018 aumenti retributivi fino a 95 euro mensili, inoltre arriveranno gli arretrati del 2016 e 2017 e ripartirà la contrattazione per il trattamento accessorio; realizzato un reale e visibile aumento dei diritti con un avanzamento complessivo degli istituti dei rapporti di lavoro: permessi, congedi, ferie, malattie”.

Ed ancora: “sono previsti – rileva il sindacato – 91 euro pro capite per incrementare i fondi della produttività e rivalutare le indennità a seguito della contrattazione integrativa (a partire da notturno, pronta disponibilità e festivo); garantiti fino a 15 minuti di tempo di vestizione, innalzabili in contrattazione aziendale; su assunzioni, formazione, risorse aggiuntive e riorganizzazioni si apre un confronto regionale vero”. Inoltre, la pre-intesa prevede: “niente deroghe sui riposi, rispettato l’orario di lavoro; estensione, da subito, del sistema indennitario agli operatori socio-sanitari e agli assistenti sociali; più ruolo alle Rsu: potenziata la contrattazione decentrata e semplificati i fondi per la contrattazione; entro luglio un nuovo sistema di classificazione; un nuovo sistema di incarichi di coordinamento”. Infine, conclude il sindacato, “escluso il Jobs Act, a partire dal mantenimento dell’articolo 18, ed eliminata la legge Brunetta”.