L’imam Izzedin Elzir ha definito l’accordo “storico”: “moschea dovrebbe essere pronta in circa tre anni. L’iter dovrebbe iniziare a gennaio”. Sindaco Falchi: “dialogo e confronto prevarranno”. Soddisfatto rettore Dei: “università ponte tra religioni”.
Il Comune, l’arcidiocesi fiorentina, la comunità islamica e l’Università di Firenze hanmno ufficializzato l’accordo che porterà alla realizzazione di una moschea a Sesto Fiorentino. Presenti alla firma autorità per ogni partecipante all’accordo, tra cui l’imam Izzedin Elzir ed il cardinale Giuseppe Betori.
Secondo l’accordo l’arcidiocesi cede a titolo oneroso alla comunità islamica un terreno di oltre 8000 metri quadrati in via Pasolini. A fronte dello spazio perduto, l’ateneo di Firenze venderà all’arcidiocesi un altro terreno di circa 2500 mq che sorge di fronte alla chiesa cinquecentesca della Madonna del Piano.
“Un momento storico – lo ha definito Elzir – la “moschea dovrebbe essere pronta in circa tre anni, e sarà destinata ai circa 1500 fedeli dell’area di Sesto Fiorentino. L’iter dovrebbe iniziare a gennaio. Non si è ancora posta la questione dei costi: quando ciò avverrà, andremo a chiedere alla nostra comunità e ai nostri donatori, che sono sempre stati generosi, ed accetteremo ciò che vorranno dare, a patto, come abbiamo sempre fatto, che questo avvenga in trasparenza e senza che sia posta alcuna condizione”.
Il sindaco Falchi ha annunciato che per la costruzione della moschea “ci sarà un concorso internazionale di idee, e poi anche un percorso di partecipazione e coinvolgimento dei cittadini. Ci saranno timori e preoccupazioni, ma sono certo che dialogo e confronto prevarranno”, ha rassicurato. Soddisfatto il rettore Dei: “con il nostro polo scientifico di Sesto Fiorentino l’università sarà di fatto un ponte tra religioni. Ed useremo il ricavato economico di questa operazione per la didattica e la ricerca”.