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Sindaco Cascina su migranti: “Governo ha accolto richieste Comuni”

Si è espresso il sindaco di Cascina Susanna Ceccardi riguardo al cambio dell’iscrizione anagrafica dei centri di accoglienza

“Quando, nell’Aprile del 2017, la Cooperativa che gestiva il centro la Tinaia richiese al Comune di Cascina (Pisa) di iscrivere all’anagrafe i migranti che vi soggiornavano, fui tra i primi in Italia a porre un problema drammatico che cadeva sulle teste dei cittadini. Un problema che oggi, grazie al ministro dell’Interni, Matteo Salvini, è stato superato”.

Lo afferma in una nota il sindaco di Cascina (Pisa), Susanna Ceccardi, che è anche consigliera per la sicurezza dello stesso Salvini, commentando la notizia secondo cui il decreto legge sicurezza, recentemente proposto dal Governo, supera questa problematica, fatta emergere da più sindaci in tutta Italia.

Infatti, i Comuni ove si trovano le strutture di accoglienza, soprattutto quelle di maggiore capacità come il centro di Cascina stesso, piuttosto che altri, hanno sempre lamentato gli oneri derivanti dal rilascio delle carte di identità ma soprattutto delle prestazioni assistenziali a favore dei richiedenti asilo che per l’ordinamento vigente hanno residenza nel comune dove si trova il centro di accoglienza.

Con l’entrata in vigore delle nuove disposizioni, invece, da un lato il permesso di soggiorno varrà quale documento di riconoscimento (rendendo superflua la carta di identità), dall’altro la permanenza del centro di accoglienza potrà essere considerato solo come domicilio del richiedente e non più luogo di residenza, con conseguenti riflessi dal punto di vista dei diritti reclamabili dai richiedenti.

“Di questa modifica normativa – dice Ceccardi – dobbiamo ringraziare Salvini, che da subito si era interessato al problema facendosi carico di superarlo. Un punto a favore di tutti i primi cittadini, a prescindere dall’appartenenza politica, e un cambio di passo totale rispetto a chi, pure da sindaco, aveva fatto il primo ministro tagliando trasferimenti e risorse agli enti locali”.

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