Castelfiorentino, in provincia di Firenze, il sindaco Alessio Falorni, ha fatto denuncia ai carabinieri stamani dopo aver ricevuto una busta contenente una cartuccia calibro 12 di solito usate per i fucili da caccia.
La missiva, indirizzata a lui stesso, è stata recapitata ieri, sabato, nella cassetta delle lettere dell’abitazione del padre. È stato lo stesso sindaco, tramite Fb, a riferire l’accaduto.
“Esco adesso dalla Caserma dei Carabinieri, dove ho appena provveduto a sporgere denuncia per un fatto grave capitatomi nella giornata di ieri – scrive il sindaco nel post che accompagna la foto della lettera sulla sua pagina Facebook. – Mi è stata recapitata, attraverso la cassetta delle lettere di mio padre, la busta in foto, contenente una cartuccia calibro 12. La busta è attualmente nelle mani delle Forze dell’Ordine, e la vicenda già segnalata alla Prefettura (e quindi al Viminale)”.
“Non è mia intenzione fare la vittima; – continua Falorni – alla fine, non è una situazione del tutto speciale per un Sindaco: non avete idea di quanti colleghi in Italia subiscono minacce simili, e anche di peggio. Dovremmo piuttosto ricordarcene in ogni occasione in cui capita di produrre pensieri qualunquisti sulla politica e su chi se ne occupa. Diciamo che è un rischio che si mette in conto, quando si amministra la cosa pubblica, ed è anche, senza tanti infingimenti, una delle cose per cui non è che ci sia tutta questa corsa a fare il Sindaco, ultimamente. Quindi, bene che queste cose si sappiano”.
“Per quanto mi riguarda, non sono un uomo infallibile e ho senz’altro tanti difetti. Ma ho un’idea piuttosto precisa di chi sono, come persona. Sono nipote di un partigiano, che si è iscritto al PCI in clandestinità e portava la propaganda partigiana in giro in bici all’epoca in cui fare questo significava farsi fucilare. I valori della politica e della cosa pubblica mi sono stati insegnati fin da piccolo dalla mia famiglia. Non ho mai rubato un euro, nella mia vita, e so per certo che non lo farò mai. Cerco di svolgere il mio ruolo di Sindaco al meglio delle mie capacità, e sempre con piena coscienza e responsabilità di quello che faccio, privata e pubblica”.
“Un buon lavoro agli inquirenti. – conclude Falorni – Il mio continuerà senz’altro esattamente come sempre”.