Magliano, in Maremma. Gabriele Fusini, sindaco eletto come civico di centrosinistra, imprenditore, ha distribuito 40 mila euro in un anno e mezzo, dall’area gioco per l’asilo all’Avis, dalla banda del paese al museo del nespolo, dalla parrocchia alla Proloco.
Promessa mantenuta ma anche dimostrata, per mettere nero su bianco non un impegno di solidarietà che non dovrebbe avere nulla a che fare con l’autopromozione, ma per fugare qualsiasi dubbio e insinuazione di coloro che non credevano che l’annuncio elettorale si fosse tradotto in azione concreta. E così, alla vigilia di Natale, il sindaco ha postato su Facebook l’elenco di tutte le associazioni e di tutti gli eventi ai quali ha garantito il suo contributo. «Non ho messo le cifre perché i soldi li ho distribuiti a mio insindacabile giudizio, a seconda di quelli che mi parevano i più meritevoli di essere aiutati».
Lo stipendio lordo che avrebbe dovuto percepire come sindaco è stato tutto devoluto. «Lo faccio – spiega lui – perché voglio dimostrare che si può fare politica in modo diverso, senza guadagnarci sopra. Allo stipendio per legge non posso rinunciare, ma posso restituirlo al mio territorio sotto forma di contributi. Certo, mi rendo conto che io sono un privilegiato, nel senso che ho un’altra attività che mi dà da vivere. Quelli che fanno il sindaco a tempo pieno e non hanno altri redditi, devono pur campare, senza chiedere l’elemosina».
Su Facebook conclude: «Mi rendo conto che non tutti condividono questo mio modo di fare politica, ma non mi interessa, è una mia scelta personale».