Il sindaco Verona ha scritto una lettera a Matteo Salvini, segretario della lega Nord, che ieri, rispondendo a una domanda dei giornalisti sull’anagrafe antifascista istituita dal comune di Stazzema, l’ha associata a quella canina.
“Con le sue parole offende le vittime delle guerre. Spesso si offende quello che non si conosce ed è questo che combattiamo: magari troverà il tempo per farci una visita”. Così Maurizio Verona, sindaco di Stazzema (Lucca), in una lettera al leader della Lega Matteo Salvini che ieri, rispondendo a una domanda dei giornalisti sull’anagrafe antifascista istituita dal comune di Stazzema, l’ha associata a quella canina.
Verona nella lettera spiega che l’anagrafe antifascista – istituita il 27 dicembre scorso, già oltre 20.460 le iscrizioni di cui stamani, si spiega, 1.500 contro una media giornaliera di 500 – è stata istituita “come uno strumento per portare di nuovo al centro del dibattito alcuni temi che forse abbiamo troppo frettolosamente messo da parte nei decenni scorsi” forse perchè “li davamo per acquisti una volta per sempre. Lo abbiamo fatto senza fini propagandistici, elettoralistici o partitici, facendo un appello ad un impegno di tutti affinché ciascuno nel suo piccolo si facesse portatore dei valori costituzionali di libertà e diritto di tutti ad esprimere le proprie idee”. Insomma un “contributo per rilanciare valori che non dovrebbero essere proprietà dei neri, rossi, verdi o gialli come dice lei: l’anagrafe è antifascista perché il Fascismo è sinonimo di totalitarismo”.
Ma “con le sue parole lei” offende “i superstiti dei campi di concentramento, delle stragi contro i civili, le vittime della ideologia nazifascista che portò alla strage del 12 agosto 1944” di Sant’Anna di Stazzema. Sulle parole di Salvini è intervenuto anche Andrea Romano, candidato del centrosinistra a Livorno: “Insultando i martiri di Sant’Anna di Stazzema” il leader della Lega “non ha alcuna vergogna nel seppellire la dignità nazionale riconquistata con la Resistenza antifascista”.