Domani mattina, poco dopo le 11.00, un appuntamento da non perdere: un’eclissi parziale di Sole che sarĂ ben visibile anche dall’Italia.
Vi saranno però delle leggere differenze: nel Nord-Est il fenomeno inizierĂ prima e avrĂ un’entitĂ leggermente maggiore rispetto al Sud-Ovest. In particolare, a Belluno sarĂ possibile ammirare l’eclissi a partire dalle 11.17, con il 29% del diametro solare coperto, mentre a Palermo lo spettacolo inizierĂ alle 11.35, con un diametro coperto del 22%. Il picco dell’eclissi verrĂ raggiunto circa un’ora dopo, intorno alle 12.20.
“L’importante, in queste circostanze, è la sicurezza, perchĂ© guardare il sole ad occhio nudo è estremamente pericoloso”, sottolinea Paolo Volpini dell’Unione Astrofili Italiani (Uai). “Bisogna usare solo binocoli e telescopi dotati di filtri adeguati – aggiunge – e, se si hanno dubbi, meglio chiedere consiglio alle associazioni astrofile, oppure partecipare solo agli eventi organizzati”.
Sul tema della sicurezza torna anche Gianluca Masi, astrofisico e responsabile scientifico del Virtual Telescope Project: “Gli strumenti devono essere certificati per l’osservazione del Sole, non basta che siano semplicemente attenuati. Ma ci sono anche alternative meno ‘professionali’, ad esempio – prosegue – se si espone al Sole un cartoncino con un piccolo foro o uno scolapasta, l’ombra proiettata permetterĂ di apprezzare l’avanzamento dell’eclissi senza guardare direttamente il cielo“.
Tanti gli eventi in programma per l’eclissi solare. L’Uai ha indetto l’iniziativa ‘Sun Day’, con la partecipazione degli osservatori astronomici di tutta Italia gestiti dalle associazioni astrofile. Sul sito del Virtual Telescope Project, invece, sarĂ possibile seguire l’eclissi online a partire dalle 11.00. Anche l’Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf) partecipa con una diretta sui canali Youtube e Facebook di EduInaf, per seguire l’inizio del fenomeno celeste attraverso i telescopi Inaf di Bologna, Cagliari, Palermo, Roma e Trieste. La diretta, inoltre, mostrerĂ anche immagini dell’eclissi dai luoghi nel mondo in cui questo fenomeno sarĂ piĂą accentuato, dalla Norvegia alla Lituania, dalla Turchia fino agli Emirati Arabi Uniti.
A provocare l’eclissi parziale è la Luna che, trovandosi tra il Sole e la Terra, proietterĂ su quest’ultima la sua ombra: l’eclissi sarĂ però parziale, perchĂ© il nostro satellite non sarĂ perfettamente allineato fra Terra e Sole. Da nessun luogo, quindi, sarĂ possibile osservare un’eclissi totale, ma il fenomeno assumerĂ un’entitĂ maggiore in Russia, dove il diametro solare coperto raggiungerĂ l’80%.
L’ultima eclissi totale visibile dall’Italia risale al 1961, come conferma Paolo Volpini, mentre per la prossima bisognerĂ aspettare il 2081. Nel frattempo, dal nostro Paese sarĂ possibile ammirare altre eclissi parziali: le prossime saranno il 12 agosto 2026 e il 2 agosto 2027. “Quest’ultima, in particolare, sarĂ interessante, perchĂ© riguarderĂ una grande porzione del disco solare – osserva Masi – e anche perchĂ© sarĂ totale dentro i confini delle acque territoriali italiane, anche se da terra la vedremo parziale”.