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Solidarietà alle vittime dell’assalto al picchetto e adesioni al corteo del 13 ottobre a Seano

Solidarietà alle vittime dell'assalto al picchetto e adesioni al corteo del 13 ottobre a Seano

Un'immagine della manifestazione che si è svolta la notte di martedì subito dopo l'aggressione

“Domenica prossima sarò alla manifestazione organizzata a Seano. Il corteo partirà alle 17 e sfilerà in mezzo alle fabbriche dove si lavora anche la domenica. Auspico una grande presenza, perché se i lavoratori vengono sfruttati e picchiati è un fatto che riguarda tutti”. Lo evidenzia l’assessore regionale della Toscana Monia Monni rispetto all’aggressione contro operai e sindacalisti davanti alla pelletteria di Seano, durante la sua visita al presidio dei Cobas contro lo sfruttamento.

“Sono venuta a Seano (Prato) per dimostrare con la mia presenza la mia vicinanza ai lavoratori che hanno osato fare un picchetto per denunciare condizioni di sfruttamento, hanno osato ribellarsi, e per questo nella notte sono stati aggrediti e picchiati con spranghe di ferro. Quattro di loro sono finiti in ospedale, due sindacalisti e due operai”. Lo afferma l’assessore regionale all’ambiente ed alla protezione civile Monia Monni, che ha voluto esprimere personalmente la solidarietà sua e della Regione ai lavoratori della pelletteria Lin Weidng, attualmente in sciopero, per l’aggressione subita durante la notte. Monni riporta quanto le è stato raccontato dai lavoratori: “Mentre si dileguavano hanno urlato che la prossima volta ci spareranno, mi hanno detto – spiega Monni – Gli aggressori avevano volto coperto ed erano armati di spranghe di ferro. Hanno osato ribellarsi allo sfruttamento e dire che non si può lavorare 12 ore al giorno per 7 giorni con un contratto part time e, dopo le botte, hanno sfilato nella notte rompendo il silenzio con lo slogan ‘Sveglia Prato’. Ma Prato e Carmignano sono sveglie, solo che non possono essere lasciate sole”.

“Queste città – prosegue Monni – sanno cosa si nasconde nelle pieghe di alcune fabbriche e qual è il costo di un basso costo, ma sono a mani nude, senza strumenti per intervenire. Hanno fatto bene i sindaci Ilaria Bugetti ed Edoardo Prestanti a chiedere l’intervento delle istituzioni di ogni livello, perché per combattere questa piaga che consuma i lavoratori e usa metodi mafiosi di intimidazione è necessario l’impegno di tutti. In passato il progetto ‘Lavoro Sicuro’, con i controlli a tappeto congiunti enti-forze dell’ordine, ha permesso di progredire sulla strada dei diritti e della sicurezza lavorativa. Ripartiamo da lì”. “Domenica prossima sarò alla manifestazione organizzata a Seano. Il corteo partirà alle 17 e sfilerà in mezzo alle fabbriche dove si lavora anche la domenica. Auspico una grande presenza, perché se i lavoratori vengono sfruttati e picchiati è un fatto che riguarda tutti” conclude Monni.

Il sindaco di Carmignano (capoluogo) Edoardo Prestanti ribadisce: “Chiederò al prefetto di convocare il Comitato ordine e sicurezza a Carmignano, presso la sala consiliare. Non si può stare in silenzio di fronte a questo modo di sfruttare il lavoro, così come non si può assistere ad aggressioni squadristiche nei confronti di lavoratori che vogliono solo testimoniare le condizioni in cui sono costretti”. “Il lavoro deve essere dignità e non sfruttamento – prosegue il sindaco – lo Stato tutto deve fare la sua parte. E’ necessario che si provveda con azioni di verifica sullo sfruttamento dei lavoratori, c’è bisogno di controlli, controlli, controlli e ancora controlli”

“Mia piena e totale solidarietà ai lavoratori aggrediti davanti alla pelletteria di Carmignano  due sere fa. La dinamica dell’aggressione riguarda tutti noi: c’è qualcuno che pensa di poter intervenire con la violenza nel silenziare delle richieste più che legittime di riconoscimento della dignità lavorativa”. Lo afferma il vescovo di Pistoia Fausto Tardelli sull’aggressione davanti ad un’azienda del Pratese che ricade dentro il territorio della Diocesi di Pistoia. Tardelli sottolinea che è stato “un atto che ci ricorda ancora una volta quanto il lavoro povero sia una piaga diffusissima nella nostra società, anche nei nostri territori. Preoccupa ancor di più che certe dinamiche vengano supportate, sempre più frequentemente, anche con la violenza fisica”. “Condanniamo fermamente questo episodio di violenza, che ci preoccupa moltissimo – afferma Selma Ferrali, direttrice dell’ufficio Pastorale sociale e lavoro della Diocesi pistoiese – La difesa dei diritti dei lavoratori, in un’epoca di grande trasformazioni dei sistemi produttivi e dei mercati globali, è il vero tema che dovrebbe interessare le istituzioni e chi si occupa di programmazione e sviluppo economico. Non bastano manifestazioni e solidarietà, il tema della qualità, dello sviluppo e della salvaguardia del lavoro deve ritornare al primo posto nell’agenda politica con luci sempre accese, perché proprio nella penombra prosperano questi modi di fare illegali e contrari a ogni forma di vivere comune”

 

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