Muffa e infiltrazioni, ma anche cimici e parassiti nei materassi, celle anguste con meno di tre metri quadrati per ogni detenuto e fatiscenti. Nessun laboratorio, nemmeno uno spazio biblioteca e il lavoro limitato alla gestione ordinaria dell’istituto con turni cosĂŹ diradati da “farne svanire la portata risocializzante”. CosĂŹ il carcere fiorentino di Sollicciano è “non solo inadeguato alla sua funzione rieducativa, ma anche lesivo della dignitĂ umana”.
La denuncia è di Magistratura Democratica che il 25 novembre scorso con una delegazione di cui facevano parte anche il presidente del tribunale di sorveglianza di Antigone e rappresentanti dell’avvocatura, è stata nell’istituto di Sollicciano, prima tappa di una serie di visite nelle carceri. I motivi di questi viaggi sono da ricercare nella necessitĂ di avviare progetti e percorsi per cercare pene sostitutive al carcere, se contenute entro i quattro anni.
“La Toscana è un territorio particolare: ha un numero di carcerati superiore ad altre Regioni ed un livello di vivibilita’ di molti istituti davvero molto basso”. A dirlo è l’avvocato Luca Maggiora, presidente della Camera penale di Firenze. “E anche se fosse presente personale adeguato – sottolinea Maggiora – comunque ci sono molti problemi alle infrastrutture, come quelli che abbiamo rilevato a Sollicciano. Non è neanche un problema di coperta troppo corta: è che semplicemente questa coperta non c’è”.
Per questo l’avvocato esprime soddisfazione per il sostegno di Magistratura Democratica: “Sostengo da anni che i magistrati che decidono in tribunale debbano vedere dove vanno ad alloggiare queste persone”.
Il report su Sollicciano fa quindi emergere la necessitĂ di un’immediata e diffusa applicazione di pene sostitutive, ma anche l’importanza di una politica di investimenti per le strutture sanitarie destinate al trattamento esterno dei soggetti psicologicamente fragili, che anche nel carcere fiorentino rappresentano una percentuale importante. E poi necessario, conclude il report, fare in modo che si investa su percorsi educativi e risocializzanti all’interno delle mura di Sollicciano.