Dieci ventilatori con piantana sono stati inviati stamani dalla Regione al carcere Mario Gozzini, conosciuto come “Solliccianino”.
“L’invio dei ventilatori in carcere era un impegno che mi ero presa e che ho voluto rispettare”, dice l’assessore al diritto alla salute e al sociale Stefania Saccardi “E’ arrivato il caldo e le alte temperature si fanno sentire anche tra le mura del carcere. Mi auguro che l’invio di questi ventilatori possa alleviare il disagio dei detenuti. Conosciamo le condizioni difficili in cui versano attualmente gli istituti penitenziari, non solo toscani ma italiani in genere, tra cui le carenze strutturali e le inadeguate condizioni micro-climatiche dei locali, il sovraffollamento e l’elevato turn-over delle persone detenute, con conseguente precaria vivibilità degli spazi disponibili, come viene evidenziato anche nei rapporti di vigilanza sanitaria dai Dipartimenti di prevenzione delle Asl competenti territorialmente e dalle segnalazioni dei referenti per la salute in carcere delle stesse aziende in seno all’osservatorio permanente sulla sanità penitenziaria in Toscana”.
“Per questo”, prosegue Saccardi “abbiamo ritenuto di intervenire offrendo una fornitura di ventilatori all’Istituto Gozzini tramite Estar. Si tratta, oltre che di azioni finalizzate a garantire il benessere e quindi le condizioni di salute, specie per le persone maggiormente sofferenti, di misure minime di tutela del principio di umanizzazione e di dignità che deve essere riconosciuto alle persone ristrette negli Istituti. In continuità, quindi, con lo scorso anno, quando furono forniti 60 ventilatori all’Istituto di Sollicciano, la Regione conferma l’impegno a portare avanti ogni intervento volto a migliorare le condizioni di vita e di salute delle persone detenute nelle carceri toscane”.
La Regione Toscana riconosce infatti il ‘diritto alla salute’ come una delle principali finalità della propria azione di governo, in attuazione del principio costituzionale garantito alla collettività, diritto riconosciuto, al pari degli altri cittadini, anche ai detenuti e internati nelle carceri toscane. Attua quindi interventi finalizzati al miglioramento della qualità della vita dei detenuti, anche attraverso Intese con il Ministero della Giustizia, per definire ambiti di collaborazione istituzionale per la concreta risoluzione delle maggiori criticità esistenti.