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🎧 SPC: “A Firenze oltre 800 case popolari sfitte”

Dmjtri Palagi, case popolari

“Numeri importanti, che parlando di un’emergenza sottovalutata dalla politica, nazionale e locale, di destra e di centrosinistra” denuncia Dmitrij Palagi, Sinistra Progetto Comune. Mettendo a confronto i dati riguardanti le case vuote per come erano a marzo 2023 con i dati di luglio 2024, si deve constatare che da 837 si passa a 807.

A Firenze, il totale degli alloggi da ristrutturare è passatp in un anno  da 676 a 643, con una forte diminuzione di quelli coperti dai canoni correnti (da 167 a 45) e un aumento di quelli per cui devono ancora essere identificati i fondi (da 317 a 358). È anche più che quadruplicato il numero di alloggi “da non ristrutturare”: erano 20 e ora sono 88.  Mentre le procedure di sfratto previste, al 30 giugno dell’anno in corso, solo con interventi da eseguire con forza pubblica in case popolari, sono 60.

“Il quadro complessivo che questi numeri dipingono è seriamente preoccupante e ci fa ancora una volta tornare a dire che per risolverlo servono politiche strutturali, senza le quali anche gli sforzi straordinari a poco arrivano” denuncia Dmitrij Palaggi, di Sinistra Progetto Comune.

“In effetti i 6 milioni di euro stanziati per 500 case di edilizia residenziale pubblica hanno garantito di raggiungere l’obiettivo entro il termine prefissato (estate 2024) -precisa Palagi- Ciò nonostante le case popolari vuote sono tornate a essere di poco sopra quota 800. Ci pare quindi di capire che se non ci fosse stato lo sforzo straordinario del bilancio comunale 2023, oggi saremmo abbondantemente sopra quota 1.000”.

In tutto ciò, emblematico il caso di via dei Pepi, in pieno centro storico, dove ci sono 12 case ‘pubbliche’ (come donfermato sa sentenza prima del TAR e poi del Conisglio di Stato) che si possono recuperare, anche per dare un ssegnale sul ritorno dlela residenza in centro. Sulle quali però, du uncia Palagi, il Comune non ha ancora detto cosa vuole fare, dopo aver provato a venderle.

“Cercheremo di capire chi programma e come, se esiste un coordinamento tra Regione Toscana, Comune di Firenze e Casa S.p.a., perché è chiaro che impegni straordinari ed estemporanei rischiano di essere vani di fronte ai meccanismi di turn over” dice ancora Palagi. Che conclude  “conosciamo e denunciamo le responsabilità del Governo e dei  Ministeri competenti, tuttavia continuiamo a indispensabile, vitale, partire dal livello locale. Su tutto ciò, pertanto, torneremo a sollevare l’attenzione del Consiglio e chiederemo conto a Sindaca e Assessorato competente anche della situazione di quelle case -un’ottantina ndr-  definite “da non ristrutturare”, della complessiva situazione delle tante voci corrispondenti ad alloggi per cui devono ancora partire i lavori (anche quando sono già state individuate le risorse)”.

 

 

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