I tifosi della Fiorentina dicono no alle stagioni in trasferta in vista dei lavori per il restyling dello stadio Artemio Franchi ancorando così la partenza dei lavori ad alcune domande sul futuro. E rispondendo di fatto all’appello lanciato a fine anno da Rocco Commisso. Una polemica tutta sportiva?
L’articolo di Raffaele Palumbo
E’ solo un colpo di coda della polemica natalizia tra il Presidente della Fiorentina e Palazzo Vecchio? Potrebbe sembrare, ma forse a guardare meglio c’è dell’altro. Il tema non più quello del restyling dell’Artemio Franchi, bensì dove giocherà la Fiorentina durante i lavori. Fuori Firenze non vuole naturalmente andarci nessuno, né sembra che in Toscana ci siano stadi particolarmente adeguati (non a caso si parla di Modena e Cesena). Rocco Commisso ha tirato su questo il sasso, dopo l’ultima partita dell’anno appena passato. Speriamo che siano i tifosi a farsi sentire visto che il Sindaco non vuole ascoltarmi, aveva detto. Molto risentito per le parole di Commisso, il Sindaco di Firenze aveva parlato di una grave mancanza di rispetto per le istituzioni. La polemica aveva galvanizzato le opposizioni a Nardella. Ed ora, puntualmente, si sono fatti avanti i tifosi.
L’Associazione centro coordinamento viola club ad esempio pone ora tutta una serie di domande alle cui risposte ancorano l’avvio dei lavori. Ovvero, per quanto tempo dureranno i lavori, che aspetto avrà alla fine il Franchi, che variazioni di prezzo avranno biglietti e abbonamenti, etc. etc.
Domande legittime dalle risposte ancora non definibili, che arrivano dopo l’investimento di centinaia di milioni di euro nella Fiorentina, la realizzazione del Viola Park, il quarto posto in campionato italiano, un’Europa sempre più vicina. Un passaggio evidentemente storico che avrebbe dovuto lasciare spazio a festeggiamenti. “Senza bisogno di polemiche al vetriolo, di giornalisti compiacenti, di elettori guidati dalla passione sportiva” come ha scritto Stefano Prizio su firenzeviola.it. E invece ci sembra di assistere ancora al gioco del Tutti contro Nardella. Ovvero una nuova operazione elettorale in vista delle prossime elezioni, fatta in un campo, quello appunto sportivo, che muove tanti voti.