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Stadio Franchi Firenze, finanziamento Pnrr sotto la lente della Commissione Europea

Stadio Franchi Fiorentina

Firenze, la riqualificazione dello Stadio Franchi con il Pnrr, finisce sotto la lente Ue che sta ancora valutando il raggiungimento dei 55 obiettivi previsti alla fine del 2022 per assegnare all’Italia la terza tranche dei fondi del Pnrr.

Oltre allo Stadio Franchi all’attenzione al vaglio della legittimità dei finanziamenti tramite Pnrr, anche la creazione del Bosco dello Sport a Venezia, le concessioni portuali e le reti di teleriscaldamento.

Dopo l’appello del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che proprio a Firenze aveva invitato tutti a “mettersi alla stanga” per l’attuazione dei progetti previsti dal Piano nazionale di Ripresa e Resilienza, il governo ha in programma tra poche ore una cabina di regia per la verifica degli obiettivi con le amministrazioni centrali coinvolte.

Arriva poi in Parlamento la relazione sullo stato di attuazione realizzato dalla Corte dei Conti. È stato concordato – ha comunicato Palazzo Chigi – di prolungare di un mese la fase di assesment per consentire ai servizi della Commissione di completare le attività tecniche di campionamento e verifica, proseguendo la proficua discussione in corso”.

La nota del governo evidenzia le misure erano state approvate dal precedente governo e che la decisione di dare maggiore tempo è legata sia al numero sia alla complessità dei 55 milestones e target, ma è stata accompagnata anche da un giudizio di “apprezzamento per tutte le azioni intraprese dal Governo, che hanno già consentito di attestare significativi progressi verso il positivo raggiungimento di quasi tutti gli obiettivi fissati alla data sopracitata”.

La strada per ottenere le risorse del Pnrr è chiaramente impegnativa: l’Italia ha già ottenuto 66 miliardi nelle prime due tranche e dopo la terza dovrà raggiungere 20 milestones e 7 target entro la fine di giugno per ottenere i 16 miliardi della quarta tranche. In questo contesto, ad esempio, va registrato il pressing sulle riforme della giustizia che arriva anche dai penalisti, che scioperano tre giorni accusando il governo di essere “inerte” sul tema.

Per ora, comunque, il governo ha assicurato che “continuerà a lavorare in modo costruttivo per garantire il positivo completamento delle attività di valutazione” e superare i tre nodi evidenziati: sulle concessioni portuali, per le quali la Commissione ritiene necessario un ulteriore approfondimento, proponendo di limitarne la durata massima; sulle reti di teleriscaldamento, per le quali la Commissione ha messo in dubbio l’ammissibilità di alcuni interventi, selezionati attraverso la procedura di gara del 30 giugno 2022; sui Piani Urbani Integrati per i quali la Commissione ha contestato l’ammissibilità degli interventi relativi al “Bosco dello Sport” di Venezia e allo “Stadio Franchi” di Firenze.

Il sindaco di Firenze, Dario Nardella: “Osservazioni Ue solo su 55 milioni del contributo relativo ai Piani Urbani Integrati”

“Il sindaco Nardella – si legge in un comunicato di Palazzo Vecchio – si è appena sentito col ministro Fitto, con il sindaco di Venezia Brugnaro e con il presidente dell’Anci Decaro, in merito alle considerazioni della Commissione europea a cui fa riferimento la nota di Palazzo Chigi diramata oggi”.

“C’è un impegno condiviso con il governo, con il Comune di Venezia e con Anci, determinato a fornire tutti i chiarimenti e le indicazioni tecniche, economiche e giuridiche per motivare la correttezza della procedura e l’ammissibilità del finanziamento”.

“Con l’occasione si fa presente – continua il comunicato – che le osservazioni della Commissione UE non riguardano la totalità del finanziamento (di circa 200 milioni complessivi) ma solo i 55 milioni del contributo relativo ai Piani Urbani Integrati”.

“Siamo fiduciosi e certi della validità dell’intervento, – conclude Nardella – come del resto è stato riscontrato in occasione delle verifiche precedenti, che hanno portato non solo ad assegnare il finanziamento ma anche a sottoscrivere un atto formale con il Ministero degli Interni per la quota parte di 55 milioni di euro”.

Il presidente dell’Anci, Antonio Decaro: “Grave dietrofront della Ue su Venezia e Firenze”

“Abbiamo appreso con sbigottimento le notizie diffuse da Palazzo Chigi circa l’esito dell’incontro con la Commissione europea sui progetti del Pnrr”. Lo dichiara il presidente dell’Anci, Antonio Decaro, per il quale “non c’è alcuna motivazione possibile che possa giustificare la valutazione negativa dei progetti dei Comuni e delle Città metropolitane di Firenze e di Venezia che rientrano nei Piani urbani integrati”.

“Non comprendiamo la ratio di questo dietrofront della commissione – prosegue Decaro – dopo che era stata già valutata la piena ammissibilità del finanziamento di due progetti strategici e di grande utilità per i cittadini di quei territori. Ci auguriamo che la Commissione europea, nella sua interlocuzione con il governo italiano, voglia quanto prima rivedere la propria posizione”. “Attenzione che se si definanziano progetti come questi, peraltro con gare aperte e aggiudicazioni in corso, i sindaci non potranno restare in silenzio: non esiteremo a difendere queste scelte davanti ai cittadini”, conclude il presidente dell’Anci.

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