La partita, ora, è squisitamente politica. Da un lato c’è il progetto per il Bosco dello Sport di Venezia, rifinanziato con oltre 90 milioni di euro dal Governo grazie ai fondi complementari, dall’altro quello per il restyling dell’Artemio Franchi di Firenze. In mezzo le parole di Dario Nardella e del ministro dello sport, Andrea Abodi.
Intervenuto a margine del premio Fair Play Menarini, Abodi si è detto fiducioso del fatto che anche il Comune di Firenze “possa rielaborare la progettualità in modo che possa ricevere comunque quei 55 milioni di euro per altre attività che riguarderanno la rigenerazione urbana”. L’obiettivo è spostare risorse per trovare altre formule che serviranno a finanziare, il quadro economico dello stadio Franchi.
Del fatto che il governo abbia deciso di erogare risorse attraverso il piano nazionale complementare per il progetto del Bosco dello Sport a Venezia, Abodi ha aggiunto che “non è un caso che il Bosco dello Sport di Venezia sia stato finanziato senza stadio, perché dall’Europa è arrivato il messaggio forte e chiaro che quelle risorse non possono essere utilizzate per gli stadi”. Secondo il ministro, questo “si può condividere o non condividere: io ho espresso la mia opinione e ritengo che gli stadi siano infrastrutture sociali, ma nel momento in cui l’Europa si esprime, noi ci uniformiamo e cerchiamo altre formule. Il progetto del Bosco si è predisposto nella sua articolazione tecnica per ricevere le risorse di quel fondo”.
La replica di Nardella: “Si trovi soluzione anche per noi”
Non si è fatta attendere la risposta di Nardella. “Posso soltanto dire che dopo che è stata trovata una soluzione per Venezia non si può non trovare una soluzione anche per Firenzee per il Franchi”. L’idea è comunque quella di lavorare su soluzioni analoghe al modello Venezia, che ha ricevuto l’ok dal governo per la creazione del ‘Bosco dello Sport’. Abodi aveva suggerito di trovare altre modalità per finanziare il progetto. “Il mio compito è stato e continuerà ad essere quello di tutelare la mia città, tutelare i diritti e gli interessi, e combattere qualunque possibile o ipotetica discriminazione, qualunque possibile o ipotetica ingiustizia verso Firenze – ha aggiunto Nardella -. Io difenderò sempre e comunque Firenze per il diritto che noi abbiamo di ricevere le risorse che ci sono state tolte. Ovviamente lo faccio con grande spirito costruttivo perché i canali di dialogo e confronto col governo su questo tema non sono mai stati chiusi e sono tuttora aperti”.
Il parere di Giani: “Stadio, non oltre 120 milioni”
“Bene la precisazione del ministro Abodi” sulla necessità di “un progetto sullo stadio Franchi che non costi oltre i 130 milioni che abbiamo, e dei progetti di riqualificazione delle aree intorno allo stadio che possano impegnare i 55 milioni che Abodi ha promesso arriveranno”. Lo ha detto il presidente della Toscana, Eugenio Giani, a margine di un evento a Firenze, commentando le dichiarazioni del ministro dello sport Andrea Abodi. Per Giani è “evidente che poi bisogna fare i conti visto che saranno progetti che non si legano allo stadio, ma si legano ad interventi sui territori. Morale della favola i soldi che ci sono per lo stadio sono 130 milioni, e su 130 milioni a mio giudizio andranno individuati quegli elementi di rinnovamento e trasformazione dello stadio che non abbiano cifre fantasmagoriche. Si faccia un progetto individuando con una perizia quanto costa la copertura dello stadio che deve essere la priorità, poi alcuni servizi che ci possono essere nel sotto tribuna anche per animarlo, ristoranti, attività associative che possano esserci. Ma oltre i 130 milioni – ha concluso Giani – non si può andare”