Nel corso di un incontro con dirigenti di alcune società sportive anche il candidato sindaco di Punto e a Capo, Mustafa Watte, è intervenuto sulla vicenda, sostenendo che “E’ estremamente positivo il fatto che la copertura delle tribune del Franchi e l’adeguamento dell’intero impianto, come soluzione dell’annoso problema dello stadio di Firenze stia facendo sempre più proseliti”.
“Anche a me sarebbe piaciuto il nuovo stadio ma è chiaro che non ci crede più nessuno – afferma Paolo Marcheschi di FdI -, ormai siamo costretti ad un piano B. Nardella ha rilanciato l’idea della cittadella sportiva a Campo di Marte: ma Campo di Marte è già una zona sportiva, non servono ulteriori stravolgimenti”.
“E’ dal 2009 che Renzi e poi Nardella – spiega Marcheschi -, insieme ai Della Valle, hanno alimentato illusioni nella tifoseria e nella città. E’ finito il tempo di prendere in giro la gente che ha il cuore foderato di viola. Di progetti e plastici del nuovo stadio ne è piena Firenze, ma hanno alimentato soltanto illusioni.”
“Il progetto di allestire una squadra competitiva non c’è, purtroppo lo abbiamo capito – aggiunge sempre Marcheschi -, allora non sarebbe sufficiente risistemare il Franchi? Forse si può smettere di aspettare i Della Valle che investano 200-300 milioni di euro per fare uno stadio alla Mercafir, visto poi che il Comune non è in grado di trasferire il mercato ortofrutticolo in altre zone”.
“E allora se il nuovo stadio rimarrà una chimera mettiamo mano al vecchio Franchi, questo lo potrebbe fare il Comune, il nuovo sindaco – osserva ancora -. Altrimenti l’attuale stadio rimarrebbe un ‘buco nero’ nel quartiere di Campo di Marte. Si potrebbe coprire il Franchi, renderlo caldo e accogliente, vi si potrebbero fare eventi, mercati e negozi.”
“Magari spendendo 40-50 milioni di euro a fronte delle centinaia che servirebbero per farlo nuovo a Novoli”, conclude il capogruppo di Fratelli d’Italia Paolo Marcheschi.
“All’inizio di questa campagna elettorale – ha ricordato il candidato sindaco Watte – la proposta era stata avanzata dall’ex assessore allo sport, Tea Albini e da me prontamente rilanciata. Ora l’invito alla ACF Fiorentina a sciogliere i nodi e fare chiarezza circa le intenzioni della società, più che un ultimatum sembra la presa d’atto, da parte del sindaco Nardella, del fallimento di una ipotesi alla quale noi non avevamo mai creduto, essenzialmente per due motivi.”
“Da un lato – argomenta Watte -, la realizzazione di un nuovo stadio nell’area Mercafir creerebbe più problemi di quanti ne risolva. Le concessioni, legittime, per il ritorno economico al soggetto privato provocherebbero una pressione di cemento su un territorio che deve essere salvaguardato perché limitrofo all’aeroporto che aumenterà il suo carico con i lavori di adeguamento. Dall’altro lato, è falso che il Comune di Firenze non dovrebbe sostenere spese scaricando sul privato l’onere di realizzare l’impianto. Il vecchio stadio Franchi, monumento nazionale, non potrebbe essere lasciato, abbandonato a se stesso, per trasformarsi progressivamente in rudere. E, pertanto, una notevole spesa per il suo risanamento e per la periodica manutenzione graverebbe in ogni caso sui fiorentini”.
Perciò, conclude Watte “ invitiamo tutti i candidati ad impegnarsi, prima del voto, per l’adeguamento del Franchi”