Lun 30 Dic 2024
Controradio Streaming
ToscanaCronaca🎧 Stagione a rischio per il Teatro di Rifredi, Del Re: "Manca...

🎧 Stagione a rischio per il Teatro di Rifredi, Del Re: “Manca visione politica”

Logo Controradio
www.controradio.it
🎧 Stagione a rischio per il Teatro di Rifredi, Del Re: "Manca visione politica"
Loading
/

A rischio la stagione 2024/2025 del Teatro di Rifredi a Firenze, palcoscenico di quartiere calcato negli anni da nomi eccellenti e da qualche tempo entrato a far parte della Fondazione Teatro della Toscana che oggi è in crisi per mancanza di fondi. Nonostante il cauto ottismo del regista stabile dello spazio, Angelo Savelli, il Teatro deve fare i conti con contratti scaduti e incertezze economiche nel prossimo futuro.

Cronaca di una crisi annunciata e anticipata anche sulle nostre frequenze. Parliamo del Teatro di Rifredi, realtà con oltre un secolo di storia di proprietà della società di Mutuo Soccorso che ha sede nel quartiere, e che come una fenice rinacque più forte dall’incendio per un assalto fascista negli anni venti inanellando, nel tempo, successi e legando il suo nome a compagnie e direttori artistici di chiara fama quali Alessandro Benvenuti, Athina Cenci, Pupi e Fresedde.

Questo sipario, oggi, è a rischio, la stagione teatrale è appesa a un filo come effetto collaterale del terremoto economico che ha investito il Teatro della Toscana, da cui da due anni dipende lo spazio. I nove milioni e mezzo mancanti sul piatto della capofila La Pergola potrebbero far vacillare la sopravvivenza di un teatro che, come ha sottolineato la Consigliera di Firenze Democratica, Cecilia del Re, è fondamentale per la vitalità del quartiere, e non solo. Pesano, dice ancora Del Re, i contratti scaduti dei lavoratori dello spettacolo, l’assenza di una visione politica per le istituzioni culturali della città, un j’accuse che trova sponda in FdI con Angela Sirello e in FI, sia in Comune che in Regione, che ha presentato due interrogazioni in merito.

Nel mentre si attende l’incontro del Cda della Fondazione, convocato a breve, da Rifredi il regista Angelo Savelli usa parole di calma apparente: “Non ci spaventa partire in ritardo – spiega dalle pagine de La Nazione – più difficile sarebbe sostenere una programmazione in solitaria”. A rischio, insomma, sarebbero anche quei nomi eccellenti che hanno reso questo piccolo presidio culturale della periferia fiorentina un grande teatro conoscuto oltre i confini nazionali.