La Giunta regionale stanzia otto milioni, quattro per il 2023 ed altrettanti per il 2024 per i trapianti e l’innovazione dei processi clinici.
“Un impegno, rinnovato – sottolinea in una nota l’assessore al diritto alla salute, Simone Bezzini -, per un’attività che vede la Toscana tra le eccellenze italiane: per l’organizzazione, per la generosità di chi dona organi, tessuti e cellule staminali emopoietiche, per i numeri dei trapianti conseguiti e confermati nel tempo”.
Così, la Giunta regionale stanzia otto milioni di euro, quattro per il 2023 ed altrettanti per il 2024. I soldi sono mirati a sostenere l’attività dei trapianti in Toscana e garantire interventi sistematici legati all’innovazione dei processi clinici.
La Toscana vanta la percentuale più alta di utilizzo dei donatori in tutta Italia, sono infatti circa 50 per milione di abitante solo nel 2022. Questo esprime tutta la capacità del sistema salute di valorizzare il potenziale donativo dei cittadini toscani di organi e tessuti.
Altrettanto importante un elevato indice di segnalazioni dei donatori, superiore a 100 per milione di abitanti, sempre il più alto in Italia e molto superiore alla media nazionale.
Tradotto in numeri assoluti vuole dire che l’anno scorso in Toscana sono stati fati circa 3000 trapianti da donatori della Regione, una ventina in più rispetto all’anno precedente, inoltre un quarto degli organi donati ha consentito i trapianti anche in altre regioni.
Bezzini, assessore al diritto alla salute e alla sanità della Regione, aggiunge che “vogliamo ancora migliorarci sensibilizzando la popolazione alle donazioni ed ottimizzando, in particolare per gli organi toracici, l’utilizzo dei cosiddetti donatori marginali, tra cui ci sono ad esempio i donatori molto anziani”.
“Sull’attività trapiantologica – osserva ancora Bezzini – la Regione Toscana ha investito molto e continua a farlo, sia nell’ambito del potenziamento del procurement, grazie anche alla straordinaria collaborazione del volontariato e alla generosità delle famiglie dei donatori, sia per quanto riguarda l’organizzazione della rete dei centri trapianto. La collaborazione e gli accordi interaziendali sono sicuramente un valore aggiunto per tutto il sistema sanitario”