Lun 23 Dic 2024
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Stare a casa, Fiom Firenze: “Le imprese anticipino gli stipendi in attesa degli ammortizzatori”

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Stare a casa, Fiom Firenze: "Le imprese anticipino gli stipendi in attesa degli ammortizzatori"
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Intervista di Domenico Guarino a Daniele Calosi, segretario Fiom Cgil Firenze.

“Va bene dire #iostoacasa, ma ai lavoratori le imprese pagano comunque il reddito? perché senza reddito uno sta casa senza soldi. In attesa degli ammortizzatori sociali intanto le imprese anticipino salario alle lavoratrici e lavoratori. Ne usciamo da questa vicenda solo collettivamente”.

La Fiom Cgil di Firenze, in accordo con la Fiom Cgil Nazionale, in merito alla tutela delle lavoratrici e dei lavoratori, della loro salute e della garanzia del reddito, davanti all’emergenza coronavirus, ha dato delle indicazioni alle proprie Rsu, ai propri iscritti, militanti e simpatizzanti.

Di seguito riportiamo per singoli punti alcune indicazioni di riferimento all’attività lavorativa, utili ad affrontare i prossimi giorni in condizioni di sicurezza.

Dove presenti Rsu, si proceda alla richiesta di incontro per informazione e consultazione in sede aziendale Rsu e Rls come previsto dal Ccnl: “Le direzioni delle aziende che occupano almeno 50 dipendenti forniranno alle RSU e alle OO.SS. territoriali dei sindacati stipulanti tramite l’Associazione territoriale di competenza, nel corso di un apposito incontro informazioni sulle decisioni che siano suscettibili di comportare rilevanti cambiamenti dell’organizzazione del lavoro”.

RICORSO ALLA CIGO (cassa integrazione ordinaria)

In caso di ricorso alla Cigo la Fiom chiede:
• Integrazione e anticipo indennità di cassa
• Rotazione e maturazione integrale dei ratei, di ferie e permessi
• Verifica intermedia dell’impatto sui lavoratori e sulle possibilità di ripresa al termine del periodo richiesto

CONTRAZIONE TEMPORANEA DELL’ORARIO DI LAVORO

• Ferma restando l’utilizzabilità, in rapporto alle differenti esigenze aziendali, degli strumenti di legge vigenti in materia di cassa integrazione guadagni e mobilità e di contratti di solidarietà, le parti convengono che a fronte di casi di crisi che determinino esuberi occupazionali sia OPPORTUNO UN COMPORTAMENTO CHE TENDA A DIMINUIRE, PER QUANTO POSSIBILE, LE CONSEGUENZE SOCIALI DI UN MINORE IMPIEGO DELLA FORZA LAVORO
• In caso di necessità di sospensioni dell’attività lavorativa, potranno essere utilizzate anche in modo collettivo, previo esame con la rappresentanza sindacale unitaria, e a copertura del periodo di non lavoro, le ferie residue, ESCLUSE QUELLE IN CORSO DI MATURAZIONE NELL’ANNO CORRENTE.

Per le aziende che hanno in corso un trattamento di Cigs, potranno chiedere al Ministero del Lavoro la sospensione del trattamento e chiedere la concessione della Cigo. (Consultarsi con il proprio funzionario). E’ prevista la concessione della Cigd che dovrà essere disposta dalle Regioni.

MALATTIA
IN CASI SOSPETTI DI CONTAGIO, DI AUTO QUARANTENA, DI CONTAGIO CONCLAMATO, IL LAVORATORE CHIAMA IL MEDICO, ATTENENDOSI ALLE DISPOSIZIONE DEL GOVERNO E ANDANDO IN MALATTIA, FACENDOSI CITARE SUL CERTIFICATO LA CAUSALE “DOC V 29 0”.

CONGEDI O FERIE
La legge raccomanda ai datori di lavoro di favorire la fruizione di congedi o ferie.
Le Rsu devono prevedere l’incontro con l’azienda al fine di chiedere la massima flessibilità e il buon senso per agevolare i lavoratori che hanno la necessità di accudire i figli che non possono andare a scuola a causa dei provvedimenti del Governo o i familiari con necessità relative alle disposizioni del Governo, intervenendo sia con la concessione di permessi, ferie e/o congedi e anche con il riconoscimento e la contrattazione di banca ore o flessibilità a recupero. Privilegiando accordi sindacali.

PROCEDURE DI MOBILITA’
Chiedere immediatamente la sospensione dei tempi procedurali in caso di impossibilità a partecipare nei tempi di legge, viste le difficoltà derivanti dai provvedimenti del Governo.

NOTA BENE
NESSUN LAVORATORE DOVRA’ ESSERE MESSO A CASA SENZA COPERTURA E RETRIBUZIONE!!!
In tal caso contattare il funzionario di riferimento che vi farà una lettera di messa a disposizione con diritto alla normale retribuzione contrattualmente prevista.

SMART WORKING
In caso di necessità di assistere figli o familiari, le aziende possono estendere lo Smart Working e le Rsu chiedano di sottoscrivere/condividere un accordo.

AUTOCERTIFICAZIONI E SPOSTAMENTI
Sono ammessi gli spostamenti per:
• comprovate esigenze lavorative
• situazioni di necessità ( spesa etc)
• spostamenti per motivi di salute
Gli spostamenti da Comune a Comune dovranno essere autocertficati dal lavoratore mediante modulo simile a quello già in uso per le ex zone rosse. L’autocertificazione potrà essere fatta anche durante il controllo delle forze dell’Ordine. La modulistica è scaricabile dal sito del Ministero.

COMPORTAMENTI DELLE AZIENDE
L’azienda:
• dovrà mettere a disposizione dei lavoratori dispositivi di protezione adeguati ad evitare il contagio, come guanti, mascherine protettive ed erogatori di disinfettante antibatterico;
• provvedere ad un’accurata pulizia dei luoghi di lavoro, con prodotti disinfettanti atti allo scopo e far rispettare la distanza minima di 1 metro tra i lavoratori durante l’attività lavorativa, sia negli uffici che nei reparti produttivi che negli spogliatoi. Lo stesso vale anche per la fruizione della mensa prevedendo la distanza minima e in casi particolari anche l’accesso per gruppi scaglionati.

APPALTI
In caso di presenza di appalti nelle aziende, prevedere che nella richiesta di informazione fatta dalla Rsu all’azienda sia previsto anche l’informazione circa i lavoratori degli appalti.

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI
Gli Rls devono chiedere alle aziende di rivedere il documento di valutazione dei rischi in virtù delle modificate condizioni di rischio relativo al coronavirus.

TRASFERTE
In caso di trasferte, la società deve fornire al lavoratore una comunicazione che assolva gli obblighi previsti dall’autocertificazione che attesta i motivi lavorativi dello spostamento del lavoratore trasfertista.

Infine, in considerazione della situazione di emergenza, invitiamo i lavoratori delle aziende che operano nel settore della produzione della meccanica biomedicale e delle manutenzioni ospedaliere a continuare le produzioni dei lavori e delle assistenze tecniche, al fine di garantire, nell’interesse della salute pubblica e nella lotta alla diffusione del coronavirus, il normale funzionamento della sanità pubblica e degli strumenti meccanici utili alla salvaguardia della salute delle persone.
LE LAVORATRICI E I LAVORATORI METALMECCANICI SONO IN PRIMA LINEA PER LA DIFESA DELLA SALUTE PUBBLICA DI TUTTE E TUTTI.