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Stazzema: consegnate le 241mila firme per la legge antifascista

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Stazzema: consegnate le 241mila firme per la legge antifascista
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Il Sindaco di Sant’Anna di Stazzema Maurizio Verona ha consegnato a Roma le 241mila firme raccolte per promuovere una legge che contrasti i fenomeni di apologia del fascismo.

Era il 19 ottobre del 2020 quando il Comitato promotore, presieduto dal Sindaco di Sant’Anna di Stazzema Maurizio Verona, depositò in Cassazione la domanda per la proposta di legge di iniziativa popolare contro la propaganda fascista e nazista. Per portare la proposta in Parlamento servono normalmente 50mila firme. Al 31 marzo 2021, data di scadenza per la raccolta, il Comitato ha raggiunto la cifra record di 241mila firme. Un successo straordinario che ha visto una grande mobilitazione popolare, sostenuta da tanti. Da Roberto Benigni a Fabio Fazio, fino a senatrice a vita Liliana Segre.

Da non confondere con l’Anagrafe antifascista – altra iniziativa del Comune di Sant’Anna di Stazzema – la legge di iniziativa popolare cerca di intervenire su tutti quei fenomeni che cercano di propagandare, promuovere e rilanciare il fascismo e il nazismo. Eppure ci sarebbe una  legge del 1952, la 645, che sanziona chiunque “promuova od organizzi sotto qualsiasi forma, la costituzione di un’associazione, di un movimento o di un gruppo avente le caratteristiche e perseguente le finalità di riorganizzazione del disciolto partito fascista, oppure chiunque pubblicamente esalti esponenti, princìpi, fatti o metodi del fascismo”.

Eppure ci sarebbe anche la così detta “Legge Mancino”, la numero 205 del 1993, che pure sanziona e condanna “frasi, gesti, azioni e slogan aventi per scopo l’incitamento all’odio, l’incitamento alla violenza, la discriminazione e la violenza per motivi razziali, etnici, religiosi o nazionali”. Oltre naturalmente l’utilizzo di emblemi o simboli.

Eppure tutto ciò fin ora non è bastato. Da Sant’Anna di Stazzema provano adesso a rilanciare. E lo fanno memori ogni giorni di non essere un comune come un altro, ma il luogo dove 12 agosto del 1944, le truppe naziste, guidate da fascisti del posto, uccisero 560 persone. Tra queste, i bambini erano 130.