Stazzema – “Sono trascorsi settantotto anni dai giorni dell’eccidio nazifascista compiuto nelle frazioni di Stazzema. L’orrore ha colpito le nostre terre, la nostra gente, a testimonianza degli effetti di ideologie perverse nemiche della dignita’ e della liberta’ delle persone”. Lo afferma il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
“Gli assassini, ufficiali e militari delle SS, che compirono la strage aiutati da fascisti della zona – prosegue -, manifestarono fino in fondo inconcepibile disumanita’, colpendo centinaia di persone innocenti, trucidando anziani, donne, bambini, sterminati con ferocia, lasciando corpi martoriati e bruciati. La memoria dell’eccidio di Sant’Anna di Stazzema e’, per l’intera Europa, una spinta costante a mantenere al primo posto il tema del rispetto della vita delle persone, della pace come orizzonte storico necessario, della partecipazione a comuni prospettive di vita e di sviluppo. Il segno profondo di un orrore cosi’ grande e’ inciso a caratteri indelebili nella coscienza della Repubblica. Dalla reazione a quell’abisso scaturi’ il riscatto morale e civile del nostro popolo, il secondo Risorgimento del nostro Paese. Da qui hanno preso le mosse le radici di una civile convivenza che ha trovato nella Costituzione i suoi architravi”.
“Gli italiani – prosegue il capo dello Stato – devono grande riconoscenza ai pochi testimoni sopravvissuti, ai familiari delle vittime, a quanti si sono impegnati negli anni a ricostruire circostanze ed eventi, a ricomporre le storie individuali. La loro testimonianza e’ stata preziosa, contribuendo a costruire un memoriale vivente, intimamente connesso ai valori e ai principi che regolano la vita della nostra comunita’: monito permanente alle generazioni che si succedono”.