E’ quanto chiede, in una mozione, il capogruppo di Forza Italia al Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella. “La gratuità delle prestazioni – sottolinea insieme al segretario comunale di Forza Italia Livorno, Elisa Amato – è finalizzata a facilitare l’accesso al servizio sanitario da parte di una categoria di utenti particolarmente deboli, la quale necessita di un sostegno anche sotto un profilo strettamente economico, considerato che le vittime di violenza di genere spesso sono subordinate, oltre che psicologicamente, anche economicamente al proprio maltrattatore
Contro la violenza di genere “è necessario istituire un codice di esenzione dalla compartecipazione alla spesa sanitaria per le vittime e, garantendo l’esenzione dal pagamento del ticket per tutte le visite specialistiche, gli esami diagnostici e le cure psicologiche necessarie e connesse alla violenza subita, nel periodo post-dimissione dal pronto soccorso. Questo tipo di esenzione è già stata attivata in altre Regioni italiane”. E’ quanto chiede, in una mozione, il capogruppo di Forza Italia al Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella.
“La gratuità delle prestazioni – sottolinea insieme al segretario comunale di Forza Italia Livorno, Elisa Amato – è finalizzata a facilitare l’accesso al servizio sanitario da parte di una categoria di utenti particolarmente deboli, la quale necessita di un sostegno anche sotto un profilo strettamente economico, considerato che le vittime di violenza di genere spesso sono subordinate, oltre che psicologicamente, anche economicamente al proprio maltrattatore. Per cui l’istituzione di un apposito codice di esenzione andrebbe a rafforzare, dopo l’introduzione del Codice rosa, l’impegno del sistema sanitario regionale verso le vittime di violenza di genere”.
Nella mozione, Forza Italia chiede al presidente e alla giunta regionale di istituire un codice specifico, della durata di un anno, rinnovabile su indicazione dello specialista competente con riferimento alle prestazioni sanitarie connesse alla violenza subita, che garantisca alle vittime di violenza di genere, residenti in Toscana, l’esenzione dal pagamento del ticket. “Parallelamente – osservano Stella e Amato – è indispensabile un impegno culturale per sensibilizzare la società sull’importanza del rispetto reciproco e della parità di genere”.