Il Coordinatore toscano Fi ‘Il POC passa senza 2 pezzi su 3 della giunta’ . Europa Verde invece plaude: ha vinto il senso di responsabilità verso Firenze e i Fiorentini
“Tre consiglieri di Firenze Democratica di Cecilia Del Re hanno votato contro, come il centrodestra, e sono usciti dalla maggioranza passando all’opposizione. L’altra componente della maggioranza, Italia Viva, addirittura non ha partecipato al votol voto di oggi pomeriggio nel Salone dei Dugento. Il voto sul Piano operativo comunale sancisce la fine dell’esperienza del centrosinistra a Firenze. I t”. Lo dichiara il capogruppo di Forza Italia al Consiglio regionale della Toscana Marco Stella a proposito del Poc. “Il futuro delle opere di Firenze, l’atto più importante della consiliatura – sottolinea Stella in una nota – è passato senza i voti di due componenti di maggioranza su tre, e grazie ai voti o all’astensione di ex esponenti delle opposizioni. Non è serio, i fiorentini devono saperlo. Noi siamo pronti a governare la città con una coalizione coesa, che ha lo stesso programma, e che sta coinvolgendo anche settori importanti della società civile. Presto presenteremo il programma condiviso, ma già da ora possiamo dire che al primo punto c’è la sicurezza e la lotta senza quartiere a degrado e criminalità”.
Di segno contrario il commento di Europa Verde-Verdi Firenze. “L’approvazione del POC è una buona notizia che rende conto del lavoro fatto da anni su uno strumento fondamentale per il futuro della città. Non approvarlo, come qualcuno voleva, avrebbe significato un vuoto di regole pericolosissimo che una città come Firenze non si può permettere. Nei giorni scorsi avevamo fatto più volte appello alla ragionevolezza e ci fa piacere che questo sia accaduto. Bene dunque, e grande merito al senso di responsabilità verso la città e i suoi cittadini” lo dichiara Egidio Raimondi, co portavoce Europa Verde.- eri Firenze
Che aggiunge “i prossimi passi riguardano la risposta alla direttiva UE sulle case green che coinvolge non solo lo Stato membro ma anche le regioni e gli enti locali chiamandoli a svolgere la loro parte. Su questo si gioca gran parte della credibilità delle scelte pur encomiabili che sono state prese sul tema della sostenibilità e dell’ambiente. Anche perché la direttiva pone obiettivi altissimi in tempi rapidi e non si può scherzare”