Mar 24 Dic 2024
Controradio Streaming
ToscanaCronacaLa storia della Giordania: studiosi riuniti a Firenze

La storia della Giordania: studiosi riuniti a Firenze

Firenze ospiterà, da oggi al 25 gennaio, la conferenza internazionale sulla storia e archeologia della Giordania (Ichaj), giunta alla 14/a edizione, che ha per titolo ”Cultura in crisi: flussi di persone, manufatti e idee”.

Si tratta di un appuntamento che richiama esperti da tutto il mondo, in particolare storici e archeologi che si occupano a livello internazionale di Medio Oriente e Mediterraneo. L’apertura dei lavori è in programma a Palazzo Vecchio, nel salone dei Cinquecento. L’iniziativa è promossa, tra gli altri, dal Department of antiquities della Giordania, sotto l’alto patronato del principe El-Hassan Bin Talan e dal dipartimento di storia, archeologia, geografia, arti e spettacolo dell’Università di Firenze.

Tra gli eventi legati a Ichaj, quello del 24 gennaio, al “Teatro della compagnia” dove sarà protagonista El-Hassan Bin Talal: un incontro che ha lo scopo di riflettere sulla situazione in cui versa il settore della cultura archeologica nella regione, al centro ormai di una lunga e drammatica crisi politico militare. Dal 1980 a oggi le conferenze Ichaj sono state ospitate nelle maggiori capitali culturali e nei più importanti istituti di ricerca del mondo.

L’edizione di Firenze è stata preceduta dalle sessioni di Amman, Berlino, Parigi e Washington: l’evento sarà l’occasione inoltre per sviluppare strategie e buone pratiche di comunicazione della ricerca scientifica nel campo delle scienze umanistiche e storico-archeologiche ad un pubblico ampio e diversificato. Per il presidente del Consiglio regionale Eugenio Giani ospitare un evento del genere “è prestigioso, Firenze e la Toscana sono punto di riferimento sul piano culturale”.

Secondo Guido Vannini, direttore della scuola di specializzazione in Beni archeologici dell’Università di Firenze e presidente del comitato scientifico della conferenza, organizzare la manifestazione è “un impegno e un onore”.