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Strage in discoteca, Rossi: regolamentare spray peperoncino, è arma

Enrico Rossi

Lo ha scritto sul proprio profilo facebook Enrico Rossi, presidente della Regione Toscana, esprimendo inoltre “grande tristezza e dispiacere per la morte di sei persone” e vicinanza “alle famiglie vittime e a tutti i marchigiani

“Colpisce la violazione della regole: i biglietti tre volte superiori ai posti autorizzati,
l’uscita di sicurezza che diventa una trappola e gli effetti che può avere in certe situazioni l’uso di un ‘arma come lo spray urticante. È giusto individuare i colpevoli di eventuali reati, ma è doveroso chiederci anche dov’era lo Stato, se ha fatto fino
in fondo il suo dovere di autorizzatore e controllore e se le sue regole sono adeguate”. Lo ha scritto sul proprio profilo facebook Enrico Rossi, presidente della Regione Toscana,
esprimendo inoltre “grande tristezza e dispiacere per la morte di sei persone” e vicinanza “alle famiglie vittime e a tutti i marchigiani”.
   “Purtroppo diverse tragedie sono simili a questa, da piazza San Carlo a Torino con 1500 feriti e un morto, ad altri concerti dove si è dovuto gestire situazioni di panico per evitare il peggio, fino alla discoteca di Ancona, in cui hanno perso la vita sei persone – ha continuato -. Il filo che unisce queste tragedie è lo spray urticante al peperoncino. Dal 2011, con decreto del ministero dell’Interno ne è stato liberalizzato l’acquisto, la detenzione e il porto in pubblico per tutti i maggiori di 16 anni. È una vera e propria arma che oltre che per legittima difesa può essere usata stupidamente per gioco o anche
per atti criminosi. Come tale essa conferma la regola che quante più armi sono in circolazione tanto più aumenta il numero delle morti e delle tragedie che sono da esse causate. È il lato oscuro della legittima difesa”.
“Alla luce della strage avvenuta nelle Marche, le cui cause sono in corso di accertamento, penso che bisogna ripensare questa scelta – ha precisato Enrico Rossi
-. Penso che dovremmo almeno regolare meglio la vendita, oggi libera, e l’uso delle bombolette spray, la possibilità di portarle in situazioni a rischio come quelle di Ancona. Alle forze politiche compete il massimo senso di responsabilità. Allo Stato compete di regolare e sorvegliare affinché sia garantita la sicurezza di tutti”.
  “Ho letto e sentito che la nuova destra italiana ha una particolare predilezione per questo tipo di armi, arrivando addirittura a regalarne i flaconcini assieme alla tessera di
partito – ha concluso il presidente della Regione Toscana -.Sacrosanto il diritto delle donne a difendersi da ogni tipo di violenza ma attenzione, il cortocircuito tra il libero uso delle armi per autodifesa o per attività criminali è concreto e può procurare gravissime lesioni e danni alle persone”.
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