“Stasera come ogni 29” del mese “ci ritroveremo alla Casina e per la 138/a volta alle 23.48 faremo suonare per 32 volte quella campana, voluta e appositamente posizionata lì, in attesa che la VeritĂ dei fatti coincida con la Giustizia”.
Lo hanno scritto in una nota dell’Associazione Il Mondo che vorrei, che riunisce i familiari delle 32 vittime della strage ferroviaria di Viareggio (Lucca) del 29 giugno 2009.
“Oggi avremmo voluto scendere per strada, avremmo voluto stare con tutti voi, raccontare e testimoniare la battaglia che abbiamo fatto insieme in questi 11 anni – prosegue il testo – Sapete quanto ci tenevamo e ci teniamo ad abbracciare ognuno di voi per stare insieme alla Viareggio che in questi anni ci ha sostenuto, non solo nelle parole, ma con la propria presenza.
Presenza che ha il sapore di denuncia verso chi ha usato ogni mezzo, fuori dai tribunali, per scappare, come i piĂą vili dei comportamenti umani, dalle proprie responsabilitĂ . ResponsabilitĂ ampiamente accertate e motivate dal tribunale di Lucca e dalla corte di appello di Firenze. Per questo non smetteremo di far sentire la nostra voce, voce che porta con sĂ© il dolore di quella notte, che insieme alle migliaia di voci dei nostri concittadini, non vogliamo e non possiamo far tacere per la VeritĂ , per la Giustizia, per Viareggio e i sui 32 angeli”.
Il 2 dicembre scorso i familiari delle vittime si sono radunati stamani davanti al Comune della loro cittĂ per ricordare che a Roma iniziava il processo davanti alla Corte di Cassazione. A causa del Coronavirus, i familiari non hanno potuto, per la prima volta in tanti anni di processo, essere presenti nelle aule giudiziarie, così anche se non sono andati a Roma, hanno deciso questa iniziativa fatta nel rispetto del distanziamento. Organizzati i collegamenti tramite social network con i loro avvocati. Davanti al municipio hanno srotolato ed esposto lo striscione ‘Giustizia e veritĂ ’ che ha accompagnato tutte le udienze dei processi di primo e secondo grado. E’ stato anche mostrato il mosaico con le foto delle vittime. Un altro striscione è stato esposto sul ponte sopra il canale Burlamacca con la scritta ‘Giustizia e veritĂ per la nostra cittĂ ’. Molti cittadini si sono uniti ai familiari posizionandosi insieme a loro davanti al municipio.