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🎧 Strage Viareggio: 12esimo anniversario, corteo familiari e ferrovieri

strage viareggio

Immagine di repertorio

Corteo familiari a dodici anni dalla strage di Viareggio per avere giustizia. L’invito alla cittadinanza è quello di appendere uno striscione alla finestra delle abitazioni

Con il rispetto delle norme anti-Covid che l’anno scorso non rese possibile per la prima volta il corteo per le strade cittadine, domani sera in occasione del 12/o anniversario della strage ferroviaria di Viareggio del 29 giugno 2009 i familiari delle 32 vittime hanno organizzato il corteo per le strade cittadine. Dodici anni di attesa per i familiari per avere giustizia, mentre adesso, da ormai sei mesi, attendono le motivazioni della sentenza della Cassazione.

Domani mattina alle 11 al cimitero della Misericordia, dove si trova il mausoleo che accoglie le salme di una gran parte delle vittime del disastro, è in programma la messa celebrata dall’arcivescovo di Lucca, Paolo Giulietti. La partenza del corteo invece è la sera, alle 21.15 da piazza Margherita in Passeggiata, dove i familiari delle vittime, con lo slogan ‘Fate rumore’, hanno invitato la cittadinanza ad appendere uno striscione alla finestra delle abitazioni per far sentire la propria vicinanza. E così, viene annunciato, faranno in altre città italiane dove ci sono comitati di familiari di vittime di altri eventi vicine da sempre a Viareggio. In attesa che il corteo arrivi in via Ponchielli dove c’è il palco verrà proiettato il lungometraggio “Il sole sulla pelle” di Massimo Bondielli e Luigi Martella. Alle 23.48 saranno i ferrovieri alla sicurezza in ferrovia che sono stati a fianco dei familiari nei vari processi a leggere i nomi delle 32 vittime, accompagnati dai rintocchi della campana alla Casina dei Ricordi.

La rivista dei ferrovieri ‘Ancora in marcia’ invita i macchinisti di tutti i treni in arrivo, in partenza e in transito nella stazione, dalla mezzanotte di stasera e durante tutta la giornata del 29 giugno, ad emettere lunghi e ripetuti fischi per far sentire l’affetto e la vicinanza di tutti i ferrovieri. “Questo semplice gesto è il nostro contributo alla memoria delle vittime, una carezza speciale alla città e ai loro familiari – si legge in una nota – ma è anche il modo per “far sentire” e ricordare a tutti che vogliamo più sicurezza sui binari e che, dall’8 gennaio scorso, dopo quasi sei mesi, siamo ancora in attesa di conoscere le motivazione della sentenza della Corte di Cassazione, ritenuta discutibile ed ingiusta”. Inoltre, “le autorità saranno informate che i fischi non sono di ‘allarme’ ma un segnale di solidarietà in occasione della ricorrenza”.

In podcast: intervista a Riccardo Antonini a cura di Monica Pelliccia

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