Domani, sabato 29 giugno, ricorre il 10° anniversario della strage di Viareggio. L’associazione “Il Mondo che vorrei” ricorda questa dolorosa ricorrenza: per tutto il giorno di sabato, dalla mezzanotte, per 24 ore, i fischi dei treni che transiterrano per la stazione di Viareggio segneranno l’abbraccio dei ferrovieri alla città ferita. L’anniversario arriva a pochi giorni dalla sentenza pronunciata dalla Corte d’appello di Firenze che ha confermato la condanna di Mauro Moretti, Michele Mario Elia e Vincenzo Soprano. Presente all’anniversario anche il Ministro dei Trasporti Danilo Toninelli.
“Chiediamo alle società coinvolte nel processo” per la strage ferroviaria di Viareggio del 29 giugno 2009 “come segnale concreto di scostamento dagli errori gravissimi commessi dai suoi ex amministratori di ammettere le proprie responsabilità non ricorrendo in Cassazione ma operando per riqualificare tale sistema”. A sostenerlo sono i familiari e i parenti delle 32 vittime del disastro ferroviario che questa mattina hanno indetto una conferenza stampa a Viareggio per commentare la sentenza d’appello pronunciata ieri a Firenze.
L’invito dei familiari delle vittime è rivolto in particolare agli ex vertici delle Ferrovie, di cui ieri la Corte d’Appello di Firenze ha confermato la condanna. Mauro Moretti, Michele Mario Elia e Vincenzo Soprano.
Il Ministro dei Trasporti danilo Toninelli sarà presente domani all’anniversario: dalle 10:50 parteciperà alla commemorazione delle vittime nella cappella del cimitero della Misericordie e porterà il suo commosso saluto alle famiglie. Nel pomeriggio è invece prevista la presenza del ministro della Giustizia Alfonso Bonafede alla riunione di tutti i comitati dei parenti delle vittime di stragi d’Italia
E’ il 29 giugno 2009 quando un treno merci carico di gpl esplode nella stazione di Viareggio, causando la morte di 11 persone e quella successiva, per ustioni, di altre 21. Tutto accade poco prima di mezzanotte, quando il treno merci 50325 Trecate-Gricignano, con il suo convoglio di 14 carri cisterna contenenti gas propano liquido, mentre viaggia a circa 90 km orari, deraglia per cause legate al cedimento del carrello del primo carro cisterna, che trascina fuori dai binari altri quattro carri. Solo dal primo carro, la cui cisterna viene perforata da un picchetto di tracciamento curva posizionato lungo la massicciata, fuoriesce il gas gpl che al contatto con l’ossigeno e alla prima possibilità d’innesco s’incendia.
I danni sono immediati e 11 persone muoiono in pochi minuti, investite dalle fiamme o travolte dal crollo degli edifici; altre due persone rimangono stroncate da infarto e decine ferite: di esse molte rimangono gravemente ustionate, e la maggior parte muore, anche a distanza di diverse settimane dall’evento. I due macchinisti rimangono indenni: dopo aver dato frenatura al convoglio si mettono in salvo dietro ad un muro che li protegge dalla fiammata del gas innescato. Il deragliamento si verifica in corrispondenza del sovrappasso pedonale che scavalca il fascio binari sud della stazione ferroviaria, collegando via Burlamacchi con via Ponchielli. Il gas sembra essersi propagato in direzione di quest’ultima via, nella cui area si registra infatti il maggior numero di vittime, feriti e di edifici crollati o danneggiati.
Alcune abitazioni vengono poi abbattute su ordinanza delle autorità comunali perché non più agibili o per costi di riparazione superiori ad una ricostruzione ex novo. Nei giorni successivi viene inoltre abbattuto anche lo storico sovrappasso per i gravi danni strutturali riportati nell’esplosione. Il processo di primo grado, a Lucca, si conclude il 31 gennaio 2017 con la condanna di 23 imputati, accusati a vario titolo di disastro ferroviario, incendio colposo, omicidio colposo plurimo, lesioni personali, e l’assoluzione di 10 imputati. Pochi giorni fa le condanne in appello. Sette anni di reclusione per Mauro Moretti, ex amministratore delegato di Rete Ferroviaria Italiana ed ex ad di Fs, sei anni per Michele Mario Elia, ex ad Rfi, e Vincenzo Soprano, ex ad Trenitalia. Otto anni e otto mesi di reclusione per i responsabili della tedesca Gatx Rail, che ha affittato a Fs i carri cisterna.