Site icon www.controradio.it

Strage Viareggio: famiglie vittime, lascia pm Giannino ‘memoria storica’

Strage di Viareggio

(Foto dalla pagina Facebook Il Mondo che Vorrei)

Strage Viareggio – I rappresentanti dell’Associazione Il Mondo che vorrei, onlus che raggruppa familiari delle 32 vittime della strage ferroviaria del 29 giugno 2009 di Viareggio, si dicono preoccupati in una nota per il fatto che il pm Salvatore Giannino lasci la procura di Lucca.

“Abbiamo appreso con sgomento che molto probabilmente il procuratore Giannino dovrà lasciare Lucca per andare alla procura minorile – scrivono in una lettera – Il procuratore Giannino è l’unica memoria storica rimasta del processo per la strage di Viareggio, perché il collega Giuseppe Amodeo è in pensione; anche il più bravo dei procuratori non potrà avere le sue stesse conoscenze del procedimento e quindi nessuno come lui potrà controbattere ai difensori dei condannati nell’appello ter che dovrà svolgersi a Firenze. Il punto non è poca cosa: discutere e decidere poi, viste le attenuanti generiche, gli anni di carcere da comminare ad ognuno dei 12 condannati”.

“È una questione importante perché si ritorna al concetto che più volte abbiamo cercato di esprimere – sottolineano i familiari delle vittime – il processo non è finito, non possiamo sopportare l’impunità. In questi 15 anni ne abbiamo viste di tutti i colori: abbiamo visto promuovere individui condannati e punire invece persone che, nel rispetto e nel ruolo del proprio lavoro, hanno contribuito a raggiungere verità e giustizia nella strage di Viareggio. Perché proprio il procuratore Giannino deve essere spostato se sappiamo che sarà impegnato nell’appello ter, come avvenuto nelle precedenti due volte?”. La onlus inoltre ricorda che le motivazioni della Cassazione del 15 gennaio scorso non sono ancora state rese pubbliche e tanto meno inviate a Firenze; gli ermellini si erano presi 90 giorni ma ne sono già trascorsi 180, che intenzioni hanno? Quanto ancora vogliono aspettare a dirci perché non hanno concluso quel giorno il processo per la strage di Viareggio? Tutto questo non è giustizia: è trascinare un dolore immane avanti per anni per sfiancare noi familiari e svuotare di tutto questo processo, renderlo un castello di carta”.

Exit mobile version