Lun 23 Dic 2024
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ToscanaCronacaStrage Viareggio, familiari vittime tra commozione e soddisfazione

Strage Viareggio, familiari vittime tra commozione e soddisfazione

Il  sindaco di Viareggio:  fatta giustizia ma dolore resta. ‘Sentenza conferma chiare responsabilita”. La condanna di Mauro Moretti per la strage di Viareggio anche come ex ad di Fa ‘e’ per noi una vittoria’, cosi’ il procuratore capo di Lucca, Pietro Suchan

“Come potevo lasciare perdere una cosa del genere”: lo ha detto Claudio Menichetti, padre di Emanuela, morta per le gravi ferite riportate dopo l’esplosione del vagone cisterna che dilaniò,  mostrando ai giornalisti una foto del volto della figlia in ospedale, reso irriconoscibile dalle ustioni. “Siamo arrivati a un buon giudizio – ha commentato aggiunto – finalmente dopo questa sentenza riusciremo a fare qualcosa per la sicurezza”. Marco Piagentini, presidente dell’Associazione ‘Il mondo che vorrei’, ha preferito invece restare in silenzio e ha annunciato una conferenza stampa per domani a Viareggio.
Luciana Beretta, che nella strage di Viareggio ha perso il figlio Federico Battistini commenta: “Non so cosa farò oggi ma so che mi batte forte il cuore. Penso che finalmente non potranno cavarsela piĂą solo voi risarcimenti”.
Sono alcuni dei commenti dei familiari delle vittime della strage, che ha lasciato una traccia indelebile nella comunità viareggina. Tra lacrime trattenute o versate, emozione, e soddisfazione,  la lettura della sentenza ha avuto un apice quando il presidente del tribunale ha pronunciato la condanna di Mauro Moretti in qualità di  di ex ad di Fs.
‘Oggi e’ stato fatto un passo avanti verso la giustizia, il secondo grado conferma che ci sono delle responsabilita’ chiare. Certo questo non vuol dire che termina il dolore, il dolore e’ ancora vivo e non e’ con delle sentenze che si risarcisce una ferita grande e aperta nel cuore della citta”. Questo quanto ha dichiarato il sindaco di Viareggio, Giorgio
del Ghingaro, parlando coi cronisti al termine della lettura della sentenza per la strage di Viareggio del 29 giugno 2009. ‘Oggi si chiude un capitolo – ha aggiunto il primo cittadino -, almeno in parte, perche’ immagino ci sara’ la Cassazione’.
Soddisfatto anche ll procuratore capo di Lucca, Pietro Suchan: “la condanna di Mauro Moretti per la strage di Viareggio anche come ex ad di Fa ‘e’ per noi una
vittoria’ ha dichiarato.

‘Dobbiamo digerire il dispositivo della sentenza che sara’ disponibile domani – ha aggiunto – ma il giudizio complessivo e’ di soddisfazione per il lavoro svolto dalla procura di Lucca, dalla polizia giudiziaria e da tutti coloro che hanno creduto nella necessita’ di affermazione della giustizia’

Medicina democratica, parte civile nel processo esprime a sua volta “soddisfazione per la sostanziale conferma dell’impianto accusatorio e delle responsabilitĂ  nei confronti dei vertici delle aziende coinvolte nella strage”, in “particolare, per la conferma della condanna a 7 anni di reclusione per Mauro Moretti”, con “un’aggravamento della sua posizione, in quanto civilmente responsabile degli atti della societĂ  da lui diretta”, ha detto Marco Caldiroli, presidente di Medicina democratica, oggi presente in aula. “Resta lo sconcerto – ha aggiunto – per le scelte assurde fatte in base a una logica di profitto e all’insegna del neoliberismo, per il trasporto di merci estremamente pericolose come il Gpl, lungo l’intera Italia, da Novara alla Sicilia, che poteva essere fabbricato invece direttamente in loco”.
Per Caldiroli “solo recentemente” si è poi registrata “una inversione di tendenza: la direttiva 798/2016 ha rivisto la impostazione complessiva della sicurezza ferroviaria a partire da ‘obiettivi comuni di sicurezza’, con sistemi di certificazione e di autorizzazione alla sicurezza per tutti gli attori coinvolti nei trasporti. Un approccio sistemico che mancava o era incompleto. Il Dlgs 50/2019 – ha concluso – è stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale solo 10 giorni fa, è ancora da verificare se sarĂ  in grado di migliorare le condizioni di sicurezza del trasporto ferroviario, chiare responsabilitĂ  e gli obblighi degli attori nonchĂ© controlli rigorosi sul campo anzichĂ© ‘cartacei’, come nel caso di Viareggio ma anche del viadotto di Genova”.