Mer 4 Dic 2024
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Stragi naziste, Civitella in Val di Chiana ‘dopo una lunga attesa indennizzo a eredi’

Stragi naziste – “Dopo una lunghissima attesa, segnata da battute d’arresto e ostacoli di ogni sorta, nei giorni scorsi il ministero dell’Economia e delle finanze, sulla base del decreto 36/2022 voluto dal Governo Draghi, ha accreditato un indennizzo di 800mila euro in favore dei discendenti di Metello Ricciarini, trucidato insieme ad altri 243 cittadini inermi nella strage nazifascista di Civitella in Val di Chiana del 29 giugno 1944”, per il cui 80esimo anniversario “lo scorso 25 aprile si è recato in visita” nel comune dell’Aretino il presidente della Repubblica Sergio Mattarella”. Lo rende noto il senatore del Pd Dario Parrini che parla di un “primo risultato importante” della “battaglia di sensibilizzazione” in atto “da quasi due anni sul tema dei risarcimenti agli eredi delle vittime di crimini nazifascisti”.

 

“La battaglia di sensibilizzazione del governo e dell’opinione pubblica in atto da quasi due anni sul tema dei risarcimenti agli eredi delle vittime di crimini nazifascisti – una battaglia che vede uniti parlamentari, consiglieri regionali, comuni, familiari delle vittime e loro legali – ha fatto registrare un primo risultato importante. Dopo una lunghissima attesa, segnata da battute d’arresto e ostacoli di ogni sorta, nei giorni scorsi il Ministero dell’Economia e delle Finanze, sulla base del Decreto 36/2022 voluto dal Governo Draghi, ha accreditato un indennizzo di 800 mila euro in favore dei discendenti di Metello Ricciarini, trucidato insieme ad altri 243 cittadini inermi nella Strage nazifascista di Civitella in Val di Chiana del 29 giugno 1944, uno dei più gravi crimini di guerra e contro l’umanità commessi in Toscana dal nazifascismo, per l’80esimo anniversario del quale lo scorso 25 aprile si è recato in visita a Civitella il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella”. A sottolinearlo è il senatore del Pd Dario Parrini, vice presidente della Commissione Affari Costituzionali di Palazzo Madama. “L’indennizzo in questione – continua Parrini – rappresenta il coronamento di un’azione legale lunga decenni portata avanti con ammirevole tenacia dall’avvocato Roberto Alboni, figlio di una delle figlie di Ricciarini (Metella, nata un mese dopo l’assassinio del padre). Tale risarcimento è il frutto di una sentenza penale definitiva emessa dalla Cassazione nel 2008, dopo condanne in primo e in secondo grado pronunciate nel 2006 e nel 2007. Per oltre 15 anni la sentenza passata in giudicato è rimasta ineseguita. Adesso, finalmente, la svolta”. “Questa notizia positiva non consente tuttavia di abbassare la guardia sul fronte dell’impegno affinché i diritti degli eredi delle vittime siano pienamente soddisfatti. Per quanto significativa, è una goccia nel mare. Restano infatti aperti molti problemi: ci sono sentenze, simili a quella Ricciarini, ma anche più recenti, che il Mef, nonostante il decreto 36 di oltre due anni e mezzo fa, non ha ancora onorato; sempre il Mef sta opponendo una resistenza inspiegabile alla definizione di transazioni (una via prevista dal decreto 36 per accelerare la conclusione dei contenziosi) anche quando l’Avvocatura si orienta in tal senso; l’Avvocatura stessa continua a contrastare con argomenti palesemente pretestuosi i numerosi ricorsi promossi in sede civile ai sensi del decreto 36 e, nella stragrande maggioranza dei casi, appella in maniera del tutto ingiustificata le sentenze favorevoli ai ricorrenti emesse dai giudici di primo grado”. “Le persone che attendono giustizia sono ancora centinaia. E non l’avranno senza un mutamento sostanziale dell’atteggiamento del governo (tramite il Mef) e dell’Avvocatura che rappresenta l’esecutivo nei processi tuttora pendenti. Per questo è essenziale – conclude Parrini – che la mobilitazione continui, si diffonda e si rafforzi”.

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