A darne notizia, esprimendo le proprie condoglianze, il museo storico di Sant’Anna di Stazzema e il Comune.
E’ morto ieri, Luigi Della Latta, 85 anni, uno dei superstiti della strage nazifascista di Sant’Anna di Stazzema (Lucca). Nato il 12 dicembre 1933, Della Latta aveva 11 anni quando nell’eccidio del 12 agosto 1944 (560 le vittime di cui solo 400 identificate) perse il padre Pasquale, quattro fratelli, Carlo di 9 anni, Davino di 6 anni, Domenico di 12, Giuseppe di 14, e una sorella, Corinna di 3 anni di cui teneva la loro foto sempre con sé, portandola nel portafoglio.
La famiglia di Della Latta, si ricorda in una nota, abitava in località I Merli, uno dei piccoli borghi che compongono l’abitato di Sant’Anna di Stazzema dove era sfollata da Capezzano Pianore. Luigi aveva lasciato Sant’Anna con la madre qualche giorno prima della strage per andare a Capezzano Pianore per cercare da mangiare. La madre decise di tornare a Sant’Anna proprio il 12 agosto ma le fu impedito di salire.
“Dopo verso mezzogiorno ritornò a casa, non l’avevano fatta passare alla Balza per andare a Sant’Anna e lei si rigirò e venne indietro – raccontò Luigi Della Latta al processo di La Spezia, dove venne ascoltato come testimone -. Si ritornò via la mattina presto del 13, si arrivò fino a Sant’Anna proprio dove si abitava. La casa era bruciata, c’era della roba fuori, avevamo i buoi e tre pecore”.
Si diressero a Coletti per cercare il padre Pasquale e il fratello Giuseppe ma una volta giunti sul posto incontrarono una donna che riferì loro che marito e figlio erano stati “presi dai tedeschi”. Il corpo del fratello fu ritrovato poco distante, dietro a un castagno; il padre era stato ucciso a Valdicastello, nel fiume. Gli altri fratelli e la sorella non furono mai identificati: vennero sepolti nella fossa comune.