Dopo gli ultimi tragici episodi che hanno riproposto in maniera drammatica il tema delle stragi sulla strada, abbiamo intervistato l’avv.ta Annalisa Parenti, esperta di sicurezza
Pietro Genovese, il 20enne agli arresti domiciliari per duplice omicidio stradale per avere investito e ucciso nella notte tra il 21 e 22 dicembre scorso le studentesse di 16 anni Gaia Von Freymann e Camilla Romagnoli su Corso Francia a Roma, ha presentato un’istanza al tribunale del Riesame. L’udienza sarà fissata nei prossimi giorni. Genovese, difeso dagli avvocati Franco Coppi e Gianluca Tognozzi, chiede ai giudici della Libertà l’attenuazione o la revoca della misura cautelare, in vigore dal 26 dicembre scorso. Sentito dal gip nell’interrogatorio di garanzia, l’indagato ha ribadito di avere il semaforo verde a favore, di non aver visto le due ragazze attraversare Corso Francia e di aver rispettato il limite di velocità di 50 chilometri orari. Intanto oggi, giorno della riapertura delle scuole dopo la pausa natalizia, la comunità scolastica dell’istituto frequentato dalle due ragazze ha dunque deciso di osservare un minuto di silenzio per ricordare le due giovani e non lasciare soli i compagni di classe e gli amici.”Gaia e Camilla. Mano nella mano anche in cielo. Questa mattina, alle 9.30, un minuto di silenzio in tutte le aule del Liceo de Sanctis. Mano nella mano”. E’ il testo del post pubblicato sulla pagina Facebook del liceo De Sanctis accompagnato dalla foto del murales che ritrae le due ragazze mano nello mano. Dopo le ultime stragi, intanto, il tema della sicurezza intanto continua ad essere oggetto di dibattito: ne abbiamo0 parlato con l’avvocata Annalisa Parenti