Ven 27 Dic 2024
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ToscanaCronacaStudenti in piazza contro il razzismo a Firenze, "Impariamo ad amarci"

Studenti in piazza contro il razzismo a Firenze, “Impariamo ad amarci”

E’ uno degli slogan sui cartelli portati a mano dagli studenti  delle superiori di Firenze oggi  in piazza per dire “no al razzismo e per denunciare le politiche del ministro dell’Interno”.

Oltre 600 manifestanti, in larga parte giovani studenti, sono partiti alle 9.45 da piazza San Marco a Firenze per il corteo, ”contro il razzismo e il sessismo”, organizzato da Sì Cobas, Collettivo antagonista studentesco e collettivo femminista studentesco Spine nel fianco, in occasione dello sciopero generale indetto dai sindacati di base. Il corteo, che ha sfilato per le vie del centro storico fino a piazza Ognissanti, ha intonato cori come  “Siamo tutti clandestini”. Il vicepremier e ministro degli Interni è  oggetto di molti cartelli esposti dai manifestanti.

Per ora tutto si svolge senza alcun problema.  “Chi non si schiera e’ complice”, spiegano i promotori dell’iniziativa. “Scendiamo in piazza- sottolineano- perche’ ogni giorno con le politiche del ministro Salvini le persone muoiono in mare. Le sue sono politiche razziste, sessiste e autoritarie, scagliate contro i migranti e chiunque provi ad opporsi”. In questo contesto, aggiungono, “e’ assurdo che il mondo dell’accademia abbia denunciato le leggi razziali, ma non le politiche che stanno attuando il governo e la Lega”.

Nel corso del corteo inoltre, un fantoccio con il volto di Matteo Salvini e una felpa con la scritta ‘Italia’ è stato calato in Arno a bordo di un gommone. Il gommone, fra cori contro il ministro degli Interni, è stato calato da ponte Vespucci, dove poi i manifestanti si sono momentaneamente fermati in ricordo di Idy Diene, il cittadino senegalese ucciso là lo scorso 5 marzo.

Alcuni manifestanti, su ponte Vespucci, hanno strappato pubblicamente i fogli di denunce ricevute per i disordini della manifestazione seguita all’omicidio di Idy Diene lo scorso 5 marzo. Secondo quando affermato dai manifestanti, nelle denunce sarebbero contestati i reati di violenza a pubblico ufficiale, minacce a pubblico ufficiale, e corteo non autorizzato.
“Queste denunce non ci spaventano”, ha affermato al megafono Luca Toscano (Si Cobas): “Siamo oggi in piazza, saremo domani in piazza – ha aggiunto -, se vogliono farci paura hanno sbagliato. Questo è un invito a tutti a non avere paura: se pensiamo che quello che sta succedendo non è accettabile non basta scriverlo su facebook, bisogna essere in piazza, ed essere vicini a tutti quelli che si ribellano”.

Al momento non sono segnalati disordini o tensioni tra manifestanti e forze dell’ordine. Il corteo sta procedendo regolarmente.

La manifestazione è stata indetta nell’ambito della giornata di sciopero generale promossa dal sindacato di base.

La diretta e le interviste di Gimmy Tranquillo