Lun 23 Dic 2024
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Studenti in tenda, Valditara: “Credo che il problema tocca le città governate dal centrosinistra”. Nardella: “Non c’è limite alla vergogna”

Mentre in tutta Italia, e anche a Firenze, gli studenti si accampano in tenda davanti alle Università, per denunciare il caro affitti, il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara non trova di meglio che affrontare il problema della questione triando fuori una spiegazione politica: “Io credo che il problema del caro affitti è grave ma tocca le città governate dal centrosinistra”, dice a Sky TG24.

Arriva quasi subito la risposta sdegnata su Twitter del sindaco di Firenze Dario Nardella: “Valditara scarica sulle città di centrosinistra le colpe del caro affitto che grava sugli studenti. Come se dipendesse dai sindaci! Ma il ministro dov’era mentre il suo governo votava a dicembre l’azzeramento del fondo nazionale affitti? Non c’è limite alla vergogna”.

Intanto il sindacato studentesco Unione degli Universitari lancia una mobilitazione nazionale in tutta Italia per denunciare la crisi abitativa e chiedere risposte dal Governo. Lo slogan è rappresentativo: “Senza casa, senza futuro”. Iniziative di protesta sono partite oggi a Cagliari, domani a Torino, Firenze e Pavia.  Il sindacato degli studenti chiede al Governo di confrontarsi con chi rappresenta le nuove generazioni, dal momento che il Next Generation EU dovrebbe migliorare proprio le loro condizioni.

“Stiamo mandando una lettera alla ministra dell’Università e della Ricerca, in cui chiediamo un confronto e l’apertura di un tavolo per affrontare l’emergenza abitativa. Chiediamo anzitutto di realizzare residenze universitarie che rientrino nel diritto allo studio e di incrementare il fondo di sostegno ai fuorisede, per il quale la legge di bilancio ha previsto soltanto 4 milioni di euro. Una cifra evidentemente ridicola vista la colossale crisi abitativa e il caro affitti”, spiega Simone Agutoli, che si occupa della questione abitativa per l’Udu.

L’Unione degli Studenti Universitari ha elaborato un articolato manifesto, composto da 10 proposte per affrontare la crisi abitativa. “Crediamo serva agire sulla leva fiscale e sul contrastare gli affitti in nero. –  spiega sempre Agutoli – Ad esempio, troviamo inaccettabile che si applichi la cedolare secca al 21% sui canoni liberi: perché bisogna applicare una tassazione agevolata a favore di coloro che fanno pagare una stanza mille euro? Bisogna invece rendere più appetibile il canone concordato. Altra richiesta fondamentale è il blocco dei rincari: come succede in Francia, Spagna o Germania serve individuare un limite più stringente per l’adeguamento annuale del canone, non è possibile che il canone possa crescere del 10% seguendo l’inflazione annua”.