Studenti per la Palestina e la protesta che si diffonde anche negli Atenei toscani. Tende per il cessate il fuoco anche davanti all’ingresso dell’ateneo senese e dentro il giardino della biblioteca del Centro linguistico interdipartimentale dell’Università di Pisa. Domani sit in a Firenze.
Ieri riunione al Viminale, del Comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza pubblica, presieduto dal ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi. E’ arrivata l’indicazione a prestare “particolare attenzione” per “impedire che soggetti estranei al mondo universitario possano infiltrarsi nelle manifestazioni al solo scopo di strumentalizzare il dissenso”. Oggi alle 14.30 è convocato il Senato accademico all’università romana mentre gli studenti si sono autoconvocati per un ‘contro Senato’ alle ore 14. Studenti sono accampati da giorni anche al Politecnico di Milano, all’Università di Milano a Bologna, a Torino, Venezia, Padova e nuove tende entro il 15 maggio sono in arrivo in altri atenei fra cui domani a Firenze.
Circa 50 studenti del Comitato Palestina Siena hanno occupato ieri pacificamente l’ingresso del polo Mattioli dell’Università di Siena con 10 tende e sotto lo striscione ‘Stop genocidio’. Una ‘Acampada’ come in altre università italiane e straniere “per chiedere lo stop alle collaborazioni con le università israeliane”, spiegano i manifestanti. “Rimarremo qui fino a che non avremo risposte” proseguono gli studenti che hanno chiesto un incontro pubblico col rettore dell’Ateneo di Siena Roberto Di Pietra e con il rettore dell’Università per Stranieri Tomaso Montanari per mercoledì 15 maggio, anniversario della Nakba.
Non nella centralissima piazza dei Cavalieri, a Pisa, come era stato annunciato inizialmente, ma dentro il giardino della biblioteca del Centro linguistico interdipartimentale dell’Università di Pisa: ieri alcune decine di studenti superiori e universitari hanno dato vita all’acampada per chiedere il cessate il fuoco in Palestina, collocando nell’area verde una ventina di tende. “L’onda delle proteste contro il genocidio del popolo palestinese a Gaza non si ferma – hanno spiegato i manifestanti che si sono radunati in piazza dei Cavalieri prima di spostarsi per dare vita all’accampamento – e a partire dagli Stati Uniti la mobilitazione ha preso le forme di un movimento globale e anche Pisa ha risposto alla chiamata. In un momento più che mai critico e decisivo, piantiamo le tende per ribellarci alla complicità istituzionale e accademica con il massacro in corso”. Il gruppo studentesco ha rinnovato le richieste al mondo accademico: “Mozioni di condanna delle condotte di Israele, risoluzione di ogni accordo dell’università con Atenei e aziende che si trovano in Israele e con tutte le industrie belliche, ritiro del bando Italia-Israele”.
Domani gli studenti si danno appuntamento a Firenze sotto il rettorato in piazza San Marco.