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🎧 Università, proteste a Firenze e Pisa ‘studiare è un privilegio’

Studenti Udu in piazza anche a Firenze e Pisa nella giornata di sciopero nazionale per protestare contro i tagli al Fondo di finanziamento ordinario per gli atenei statali e rivendicare il diritto allo studio. A Firenze alcune decine i partecipanti al presidio organizzato questa mattina in Santissima Annunziata.

‘L’Università degli studenti dà diritti, non li toglie’ e Sciopero studentesco contro i tagli al nostro futuro’ i due striscioni appesi sotto il loggiato. “Purtroppo – afferma Paolo Monteverde di Udu – qua Firenze ma in generale in tutta Italia studiare sta diventando un privilegio per pochi.

Trovare casa è diventato praticamente impossibile, si parte da un minimo di 450 euro al mese per una stanza”. E anche gli universitari attaccano mirino gli affitti brevi: “Ormai la maggior parte delle case e delle stanze in affitto sono rivolte a turisti, con costi che non sono sostenibili né per le famiglie né per gli studenti”, continua il rappresentante Udu. Per quanto riguarda i tagli governativi, aggiunge, “sono i 17 i milioni in meno per l’Università di Firenze.

Il piano del governo è chiaro, spingere sempre di più le università private telematiche. E’ un modello che non possiamo accettare, servono spazi in presenza, per l’aggregazione e per la formazione dei saperi, per diventare dei cittadini attivi”.

Ma la protesta, sottolineano in una nota, non risparmia l’Azienda regionale per il diritto allo studio, “che si appoggia agli studentati di lusso per sopperire alle sue mancanze strutturali” e il Comune, “che ha voluto costruire una città ad hoc per i turisti”.

Al presidio ha partecipato anche una delegazione della Cgil: “Siamo sempre stati al loro fianco e lo siamo soprattutto oggi quando l’università in particolare e la scuola stanno ricevendo un attacco senza precedenti – afferma il segretario della Flc Cgil Firenze Emanuele Rossi – L’obiettivo del governo è chiaro, definanziare il sistema pubblico e favorire i sistemi privati. Noi abbiamo bisogno invece di grandi investimenti su questo settore, abbiamo bisogno che le nuove generazioni diventino in modo consapevole i cittadini e i cittadini del futuro”.

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