È quanto dichiara, in una nota, Italia Nostra Firenze a proposito del Poc, su cui l’associazione – che ha inviato numerose osservazioni – ha organizzato anche un convegno specifico. Tra le proposte quella di istituire “il parco della piana in alternativa allo sviluppo dell’aeroporto” e “guidare su obiettivi sociali la rigenerazione urbana, ossia la trasformazione d’uso degli edifici dismessi.
“Non è all’altezza dei problemi sociali e ambientali di Firenze: e si rivela strumento subalterno agli interessi immobiliari”. Questo il giudizio certamente non tenero di Italia Nostra sul nuovo Piano operativo comunale.
Secondo l’associazione serve “una politica di salvaguardia” che “impedisca la ristrutturazione edilizia, applichi il blocco del traffico dei non residenti con una proposta di parcheggi per residenti, attivi politiche di difesa della vita dei residenti, con alloggi pubblici a basso costo in aree dismesse, per riportare popolazione stabile e servizi necessari in modo da ridurre il costo della vita”.
Italia nostra, che ha inviato numerose osservazioni, propone di istituire “il parco della piana in alternativa allo sviluppo dell‘aeroporto” e “guidare su obiettivi sociali la rigenerazione urbana, ossia la trasformazione d’uso degli edifici dismessi. Con la rigenerazione del sistema pubblico si può invertire la tendenza al degrado, tornare a difendere gli interessi collettivi e costruire una città più vivibile. Gli spazi pubblici, nonostante le svendite, sono ancora un’ossatura importante di Firenze”.
“La nostra attenzione -dice Italia Nostra- si è concentrata su aree verdi e giardini, i più fragili e maltrattati nella gestione del Comune di Firenze”. E propone anche, in riferimento al centro storico, di elaborare “un piano strategico particolareggiato”.
In riferimento alle infrastrutture, infine, si deve fare una “revisione dei tre interventi che assorbono in misura sproporzionata investimenti pubblici – aeroporto, tav, tranvia – con l’annullamento del nuovo masterplan di Firenze e il rispetto delle norme relative all’attuale aeroporto per ridurne l’impatto; il ridimensionamento del progetto di nuova linea Tav e lo studio di un nuovo tracciato di superficie; la correzione del progetto di tranvia per una migliore integrazione con gli ambienti attraversati”.
Italia Nostra chiede infine “il coinvolgimento degli abitanti in un processo partecipativo effettivo”.