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Sunia: giusta decisione Comune Firenze su fondi periferie

Museo di Palazzo

La segretaria del Sunia di Firenze, Laura Grandi, dichiara: “Il congelamento dei Fondi delle periferie da parte del governo è stata una decisione improvvida. Un chiaro provvedimento politico, che rischia di incidere sulla qualità della vita dei cittadini!”.

“Rigenerare le periferie è un atto politico molto importante – continua Grandi – visto e considerato che fuori dai centri storici ormai ci abita il 80% della popolazione: e mirare a dare bellezza a quel territorio, attraverso la riqualificazione di spazi verdi, giardini, piazze, centri sociali, edilizia residenziale ristrutturata, garantisce la coesione sociale”.

“Affinché una periferia si sottragga al processo di esclusione – ha affermato sempre la segretaria – deve avere collegamenti pubblici efficienti con il resto del territorio, altrimenti l’uso del mezzo privato inquina ed aumenta i tempi di vita perduti divenuti ormai insostenibili soprattutto nelle aree metropolitane. La manutenzione urbana deve partire dalle periferie, è un investimento sul futuro delle città, sulla tenuta del tessuto sociale”.

“Bellezza, ordine, pulizia e decoro dell’ambiente, influiscono e condizionano i comportamenti degli individui, stimolano il senso di appartenenza aiutano a definire l’identità di un luogo. Perché l’ordine pubblico – conclude Laura Grandi – si garantisce più con buone politiche urbane che con l’uso delle Forze dell’Ordine. Per il Sunia di Firenze, bene ha fatto l’amministrazione ad anticipare tali somme, che andranno tra l’altro a ristrutturare alloggi di edilizia pubblica, estremamente necessari in questo periodo di lista di attesa lunghissime e di reale emergenza abitativa”.

Il sindaco Nardella ha dichiarato che per la città di Firenze era indispensabile non bloccare i lavori già iniziati ed appaltati e di portarli a termine attraverso la stipula di mutui. Lavori che prevedevano tra l’altro 7,1 milioni per l’edilizia residenziale pubblica, finalizzati alla ristrutturazione di alloggi popolari e i restanti per la riqualificazione delle periferie, e quindi strade, aree giochi, verde pubblico, l’illuminazione e per la videosorveglianza.

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