Super Green Pass: “I controlli richiedono un grande sforzo di forze dell’ordine e agenti di polizia locale. All’ultimo Cosp abbiamo disposto uno sforzo mai visto prima, con tutti gli agenti in strada anche a costo di alleggerire la presenza negli uffici. Ora però la priorità è far funzionare questo Super Green pass. Non con un atteggiamento repressivo ma soprattutto i primi giorni con buon senso e con l’idea di informare e aiutare le persone ad organizzarsi”. Lo ha detto il sindaco di Firenze Dario Nardella, intervenuto su ‘Agorà’ su Rai 3.
Secondo il sindaco “ci sono alcune incongruenze che forse si possono superare, come sul trasporto pubblico per i giovani: ad esempio c’è il problema di un 12enne che ha compiuto da poco gli anni e non si è vaccinato”.
“Io guardo i fatti: da quando è stata presentata la nuova misura del Governo con il Super Green pass per incentivare i vaccini e l’aumento dei settori degli obblighi vaccinali a Firenze sono quasi raddoppiati i ritmi di vaccinazione. Per avere meno morti ci vogliono più vaccini, per avere più vaccini ci vogliono strumenti come il Green pass”, ha proseguito Nardella. “La ricetta italiana – ha aggiunto – è quella giusta, un obbligo vaccinale selettivo che viene incrementato settore per settore a seconda dell’evoluzione della pandemia. In Europa guardano tutti al modello italiano”.
“Secondo me una norma a livello nazionale con l’obbligo di mascherine all’aperto sarebbe utile, magari circoscritta alle città medio-grandi dove gli assembramenti sono più frequenti nel periodo natalizio. Questo per dare una cornice omogenea: il tema è sempre la chiarezza e l’omogeneità delle regole nella comunicazione”, ha ribadito Nardella, a proposito dell’obbligo di mascherine all’aperto che Firenze ha imposto con un’apposita ordinanza (in alcune aree della città). Sui contagi, ha aggiunto il sindaco, “la Toscana mantiene un libello abbastanza buono. Le occupazioni di posti letto sono ben al di sotto della soglia che porterebbe al cambio di colore. Ma non dobbiamo abbassare la guardia. Comunque gli appelli alle vaccinazioni hanno funzionato, proprio ieri abbiamo raggiunto la soglia di 600mila dosi somministrate al Mandela, siamo oltre il 90% di vaccini nella popolazione fiorentina tra prime, seconde e terze dosi. Questo ci dimostra che, se sulla vaccinazione si va avanti, anche i risultati in termini di occupazione di posti letto si vedono”.