Ven 22 Nov 2024
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ToscanaSanitàSuperbatterio New Delhi: salgono a 31 le morti sospette in Toscana

Superbatterio New Delhi: salgono a 31 le morti sospette in Toscana

Ad oggi sono 31 i casi di morti sospette in Toscana per il superbatterio New Delhi, così fa sapere l’Agenzia regionale di sanità Ars. Non risulta un nesso causale automatico con la presenza del ceppo batterico. Da stamattina sul sito dell’Ars è visibile il monitoraggio sulla diffusione del batterio Ndm in Toscana.

Tra novembre 2018 e il 31 agosto 2019 in Toscana il batterio New Delhi è stato isolato nel sangue di 75 pazienti ricoverati con patologie gravi. Nei pazienti con sepsi esso ha una mortalità del 40%, una percentuale che è paragonabile alla letalità che ha questa problematica. Tra i colpiti ci sono stati 31 decessi, tuttavia l’infezione potrebbe essere una concausa o non aver provocato la morte. Al 31 agosto, invece, sono stati registrati 708 portatori del ceppo batterico ricoverati negli ospedali toscani. Su di essi sono state applicate misure igieniche di contenimento definite dal decreto regionale del 26 luglio.
Alla fine della mattinata, l’assessore al diritto alla salute Stefania Saccardi ha risposto in Consiglio Regionale a un’interrogazione del consigliere Fabrizio Marchetti (FI) in merito all’intervento del sistema sanitario toscano ritenuto ‘tardivo’. Quest’ultimo, a detta di Sacardi, “ha risposto prontamente al superbatterio che è stato posto sotto attento monitoraggio e sono state emanate tutte le indicazioni e le raccomandazioni valide per l’intero territorio regionale. Nessuna azione è stata minimante ritardata”.

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