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Suviana, Nardella: “Amarezza profonda, la Carta di Firenze è pronta”

Nardella

“La tragedia di Suviana ci colpisce tutti, noi fiorentini in particolare, perché non sono passati neanche due mesi dalla tragedia di via Mariti”, dove per il crollo di una trave nel cantiere Esselunga il 16 febbraio scorso sono morti cinque operai, tre i feriti. “Le circostanze sono diverse però purtroppo il filo conduttore rischia di essere il solito e cioè che l’attenzione verso la sicurezza sul lavoro non sia mai abbastanza. E’ chiaro che dobbiamo ancora capire le dinamiche nel dettaglio però rimane ancora una volta l’amarezza profonda di un Paese che non riesce ad invertire la rotta sulla sicurezza”.

Lo ha detto il sindaco di Firenze Dario Nardella. “Se guardiamo i dati di cui disponiamo – ha aggiunto – a febbraio di quest’anno l’aumento di incidenti mortali sui luoghi di lavoro è del 19%, impressionante. Questo significa che non ci sono ancora delle azioni capaci di prevenire incidenti di questo tipo. Io mi auguro che la Carta di Firenze possa divenire, ora più che mai, un punto di riferimento per una riforma incisiva della disciplina della sicurezza sul lavoro perché la Carta di Firenze indica proposte molto concrete come quella della riduzione dei subappalti, come quella della riduzione della frammentazione delle aziende, come quella anche dell’applicazione dei contratti che siano il più tutelanti possibili verso i lavoratori”. “Dopo quello che è successo anche a Suviana – ha concluso – si impari davvero la lezione, la Carta di Firenze è lì, è pronta, e può essere davvero assunta dal governo come parte significativa della riforma che per altro la ministra del Lavoro aveva annunciato proprio nei giorni del sopralluogo al cantiere di via Mariti”.

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