Lun 23 Dic 2024
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ToscanaCronacaSuvignano, altri 220mila euro per il recupero

Suvignano, altri 220mila euro per il recupero

Una cifra importante, oltre 200mila euro, per completare l’intervento sulla tenuta di Suvignano a Monteroni d’Arbia, uno dei beni più vasti sottratti alle mafie in Italia che si trova in una delle zone più belle della Toscana.

Con una delibera presentata dall’assessore alla cultura della legalità, Stefano Ciuoffo, la Giunta regionale toscana ha stanziato in favore dell’Ente Terre regionale toscane 220.000 euro per la Tenuta di Suvignano a Monteroni d’Abia (Siena) che lo stesso Ente amministra su delega della Regione. Le risorse serviranno a completare l’intervento in corso nella Tenuta, uno dei più vasti e importanti beni sottratti alle mafie in Italia.

Il finanziamento si aggiunge a quello di 830.000 già da tempo deliberato: “In questo modo – si spiega dalla Regione – sarà possibile realizzare interamente il progetto di recupero della tenuta, che comporta un investimento complessivo pari a 1 milione e 50.000 euro”. “Si tratta – spiegano il presidente della Regione Eugenio Giani, e Ciuoffo in merito all’ultimo stanziamento – di completare il restauro del Podere Carità dove realizzeremo l’ostello e la sala della legalità. La Regione Toscana prosegue infatti il suo impegno per consolidare quel simbolo e presidio di legalità che è Suvignano. L’intervento servirà a dotare la tenuta di un ostello, così da rendere più agevole l’effettuazione di iniziative e campus, rivolti a tutti, ed in particolare agli studenti e alle giovani generazioni”.

Proseguono i due su Suvignano. “Ci piace dare solidità a questo progetto, che rappresenta una tappa importante nel lungo e impegnativo percorso di valorizzazione dell’intera tenuta, che merita di sviluppare la sua già meritoria attività. Infine, con la Sala della legalità vogliamo inviare un messaggio chiaro, proprio in occasione del trentesimo anniversario della strage dei Georgofili l’attentato mafioso che ha insanguinato la Toscana. Il messaggio è quello di riaffermare in ogni circostanza ed in ogni modo che le Istituzioni, a partire dalla Regione ma non solo, ci sono e stanno facendo il dovuto affinché la criminalità organizzata non realizzi i suoi destabilizzanti e criminali obiettivi”