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Sventata fake sul “made in” agroalimentare

Firenze – secondo Coldiretti Toscana sarebbe stata sventata “pericolosa deriva internazionale” contro il consumo dei principali prodotti del Made in Italy a causa del loro contenuto in sale, zucchero e grassi anche con l’apposizione di allarmi, avvertenze o immagini shock sulle confezioni.

La posizione di Coldiretti Toscana è in riferimento alla versione definitiva e corretta del documento del Terzo Forum di alto livello delle Nazioni Unite sulle malattie non trasmissibili in cui non si menzionano strumenti dissuasivi su prodotti alimentari e bevande.

Questa battaglia è sostenuta dalla Coldiretti “per evitare di promuovere in tutto il mondo sistemi di informazione visiva come quello adottato in Cile dove si è già iniziato a marchiare con il bollino nero, sconsigliandone di fatto l’acquisto, prodotti come il Parmigiano, il Gorgonzola, il prosciutto e, addirittura, gli gnocchi. O come il caso dell’etichetta a semaforo adottata in Gran Bretagna”.

“Si tratta di vere e proprie fake agroalimentari fuorvianti – sottolinea Tulio Marcelli presidente regionale di Coldiretti – che rischiano di penalizzare molti prodotti custoditi nel forziere della biodiversità toscana che rappresenta il vero valore aggiunto dell’agricoltura, una ricchezza straordinaria, resa possibile dal forte impegno delle imprese agricole, vere depositarie dell’inesauribile forziere di specialità messo a disposizione in una regione che vanta 15 Igp, 16 Dop, 11 Docg, 41 Doc, 6 Igt e 460 PAT alle quali si aggiungono 5000 aziende agricole ed oltre 125 mila ettari destinati a biologico od in conversione”.

Il bisogno di informazioni del consumatore sui contenuti nutrizionali deve essere soddisfatto nella maniera più completa e dettagliata, ma anche con chiarezza, a partire dalla necessità di usare segnali univoci e inequivocabili per certificare le informazioni più rilevanti per i cittadini mentre sistemi troppo semplificati cercano di condizionare in modo ingannevole la scelta del consumatore.

“A livello Onu è stato scongiurato un pericolo rilevante per il “Made in” agroalimentare che – sottolinea Antonio De Concilio, direttore Coldiretti Toscana – nel 2018 sta mettendo a segno un nuovo record delle esportazioni con un +3% nei primi sei mesi dopo il valore di 41,03 miliardi del 2017. “Questo “scampato pericolo” è di grande importanza per la toscana perché diversamente avremmo trovato stravaganti bollini sul vino e anche su altre eccellenze prodotte dal nostro territorio – dice Antonio De Concilio –. Un territorio  che vanta le più prestigiose denominazioni di origine di vini, con 11 Docg, 41 Doc e 6 Igt. Oggi abbiamo la necessità di tutelare e valorizzare  ancor più efficacemente queste eccellenze cosa che faremo anche la prossima settimana portando a Roma sul palcoscenico del Circo Massimo al Villaggio Coldiretti una nutrita rappresentazione del Made in Tuscany agroalimentare”

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