Gio 26 Dic 2024
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ToscanaSanitàSanità: sindacati, tagli inaccettabili a servizi in appalto

Sanità: sindacati, tagli inaccettabili a servizi in appalto

Tagli “inaccettabili” da parte delle Asl toscane agli appalti sanificazione e Front office nelle strutture sanitarie. E’ quanto denunciano Cgil, Cisl e Uil della Toscana che chiedono, con una lettera inviata al governatore toscano Eugenio Giani e all’assessore regionale al diritto alla salute Simone Bezzini, un incontro urgente alla Regione e di escludere “conseguenze immediate sull’occupazione”.

Con riguardo ai servizi di sanificazione, si legge nella lettera, “le aziende stanno procedendo con tagli ai servizi, che ovviamente si scaricano sulla condizione dei lavoratori e delle lavoratrici e sono già di questi giorni le prime aperture degli stati di agitazioni da parte delle nostre federazioni di categoria, come a Pisa e Siena”. Per i servizi di Front Office, spiegano i sindacati, “l’atteggiamento tenuto dall’Azienda sanitaria sud est è per noi inaccettabile. Si sono imposti alle imprese esecutrici tagli lineari al servizio con la sola giustificazione del taglio dei costi, senza alcuna discussione preventiva con i sindacati come i protocolli di relazione sindacale imporrebbero. Nell’incontro territoriale, ottenuto solo dopo l’apertura dello stato di agitazione del personale e la convocazione da parte del prefetto di Siena, nessun confronto possibile, la mera comunicazione inappellabile dei tagli. Restano le decine di posti di lavoro che già si annuncia che si perderanno”. I tre sindacati “ribadendo la ferma e netta contrarietà alle scelte che si stanno determinando” e “ferme restando le iniziative territoriali di mobilitazione in atto” incalzano la Regione affinché “con tempestività intervenga verso le Aziende per escludere che si determino conseguenze immediate sull’occupazione, ricordiamo che soltanto nei servizi di sanificazione ed in quelli di front-office sono impiegate circa 5mila persone”. Per i sindacati “le azioni di contenimento della spesa non possano che stare in un quadro condiviso di riorganizzazione dei servizi atto a garantire certo la sostenibilità del bilancio ma anche la piena realizzazione degli obiettivi di riforma e innovazione, mantenendo non solo inalterati i livelli occupazionali ma puntando piuttosto alla loro qualificazione. Sorprende pertanto, nel metodo e nel merito, l’atteggiamento delle Aziende sanitarie”.