Il Tar della Toscana ha respinto l’appello presentato da alcuni operatori dei risciò contro l’ordinanza che aveva dichiarato legittima la revoca della Scia
Lo stop alla proliferazione dei risciò imposto a Firenze dal Comune è legittimo. Lo ha confermato, spiega una nota di Palazzo Vecchio, il Tar che ha respinto l’appello presentato da alcuni operatori dei risciò contro l’ordinanza che aveva dichiarato legittima la revoca della Scia. Dopo la sentenza di novembre, già favorevole all’Amministrazione, il Tar ha addotto nuove motivazioni per confermare la legittimità dei provvedimenti del Comune a tutela dell’incolumità di cittadini e turisti.
In particolare, ha ritenuto che l’adeguamento rispetto alla polizza assicurativa non fosse motivazione sufficiente per accogliere il ricorso, poiché i provvedimenti del Comune si basavano anche sulla mancata produzione del documento di omologazione necessario per i controlli. Lo stop a 51 mezzi era stato introdotto l’estate scorsa dallo Sviluppo economico sulla base dei controlli sulle Scia portati avanti dagli uffici. “Sui risciò il Tar ha dato ragione per la seconda volta al Comune – ha commentato il sindaco Dario Nardella – in buona sostanza, i nuovi divieti che noi abbiamo messo ai rischiò irregolari, non autorizzati, che hanno circolato nei mesi scorsi nella nostra città, sono confermati dal giudice amministrativo”.