Ieri lo scoprimento della targa in memoria di Alessio Sabatini. La vicesindaca Giachi: “È un segno importante che lasciamo alla collettività per ricordare il giovane morto nell’ottobre di due anni fa”.
“In ricordo di Alessio Sabatini, della sua vita perduta troppo presto nel disastro del 1° agosto 2015, memori del tempo da lui trascorso in questo luogo, seguendo la passione per la pesca”: è quanto riportato sulla targa, all’interno del Parco dell’Albereta in via Villamagna, in memoria di Alessio Sabatini.
Alessio era un ragazzo di 19 anni, morto il 4 ottobre 2015 dopo essere stato colpito da un ramo di un albero caduto durante il nubifragio che si abbatté su Firenze il 1° agosto dello stesso anno. Quel giorno Alessio si trovava con due amici all’Albereta per pescare in riva all’Arno. Il ramo è caduto colpendo al volto il giovane, mentre il gruppo stava tornando verso l’auto. Alessio, apparso subito grave, era stato ricoverato in ospedale dove è morto dopo due mesi di coma.
La cerimonia di scoprimento della targa, fissata alla ceppaia di un olmo abbattuto dal nubifragio di due anni fa, si è tenuta ieri pomeriggio alla presenza della vicesindaca Cristina Giachi, del presidente e del vicepresidente del Quartiere 3, rispettivamente Alfredo Esposito e Franco Nutini, della presidente della Commissione Cultura del Quartiere Liliana Fusi e di alcuni consiglieri di Quartiere.
Non erano presenti, invece, i genitori di Alessio: all’ultimo momento ha prevalso in loro il dolore per la scomparsa del figlio e non se la sono sentita di partecipare alla cerimonia. I genitori, però, si sono sentiti telefonicamente con la vicesindaca Giachi, ringraziandola per l’iniziativa.
Durante la cerimonia di ieri la vicesindaca Giachi ha detto: “A distanza di due anni esatti dall’uragano che ha sconvolto il verde urbano della parte sud della città, ricordiamo Alessio. L’Albereta era un luogo dove lui amava venire a pescare e proprio qui abbiamo deciso di mettere una targa in sua memoria”.
Ha continuato: “questi sono momenti importanti per una comunità perché ci consentono di ricordare quanto siamo fragili e preda dei fatti della vita e dei fattori ambientali, ma anche quanto possiamo essere capaci di stringerci tra noi per sostenerci nei momenti di dolore e sofferenza”.
Ha concluso Giachi: “Questa targa è un segno importante che lasciamo alla collettività per ricordare Alessio e il tempo che lui trascorreva in questo luogo bellissimo, che sta tornando ad essere un luogo di svago e tempo libero per tanti cittadini”.
Il presidente del Quartiere Esposito ha commentato durante la cerimonia: “Per noi era importante ricordare Alessio nel parco dell’Albereta. Oggi abbiamo voluto ricordarlo con questa targa che rimarrà per sempre qui, vicino al laghetto, affinché chi passa di qui si ricordi di questo giovane amante della pesca, che purtroppo per fatalità, è rimasto coinvolto nel terribile nubifragio di due anni fa, perdendo la vita due mesi dopo”.