Firenze, il direttore di Confcommercio Toscana Franco Marinoni parlando a margine dell’evento di Confcommercio dal titolo ‘Diventare imprese generative’, ha espresso la sua contrarietà all’aumento della tassa di soggiorno.
Ha riflessi sul mondo della ricettività alberghiera e sul commercio – ha detto Marinoni – È un errore che andava evitato ma non ho perso tutte le speranze di poter fare qualcosa per risolvere la situazione. Un criterio può essere quello di inserire la stagionalità, un altro criterio può essere rapportare la tassa di soggiorno non alle stelle dell’albergo ma al prezzo della camera”.
“C’è poi l’aspetto dei pacchetti già venduti, un aumento di questa portata a stagione iniziata non ha senso – ha aggiunto -. La richiesta di procrastinare all’anno prossimo l’aumento, se proprio si deve fare, è la linea Maginot oltre alla quale non si deve andare”.
Sull’aumento della tassa di soggiorno varato da Palazzo vecchio dal 1° aprile è intervenuto ai margini dello stesso evento anche il sindaco di Firenze Dario Nardella: “Sono stati fatti molti incontri con l’assessore Bettarini, la vicesindaca Bettini e i rappresentanti degli albergatori. Abbiamo l’urgenza di chiudere il bilancio. La cosa che vorrei dire è che per 11 anni di seguito noi non aumentiamo di un euro l’addizionale Irpef: Firenze è la città con l’addizionale Irpet più bassa d’Italia. Non aumentiamo le tasse alle imprese. Dobbiamo dare una spinta al rilancio economico e occupazionale della nostra città: per fare questo dobbiamo trovare le risorse da qualche altra parte, credo che sia giusto chiedere un contributo aggiuntivo ai turisti e ai visitatori”.
“Conferiamo l’impegno di mantenere un tavolo aperto con gli operatori del turismo sia per capire come investire una parte delle risorse aggiuntive, sia per capire delle modalità migliorative che si possono introdurre in corso d’opera riguardo alla stagionalità – ha aggiunto -. In questo caso Firenze si comporta in modo molto diverso dal governo: il governo con un blitz notturno toglie il Superbonus e lo fa sapere alle imprese attraverso i media. Noi abbiamo fatto un mese e mezzo di confronti, di discussione, non lo abbiamo fatto sapere alle associazioni di categoria attraverso un blitz notturno”.
Il sindaco ha spiegato anche di “non aver mai sentito un turista dire di non pagare volentieri la tassa di soggiorno. Penso che sia giusto oggi non aumentare le tasse ai fiorentini, alle imprese della città e che sia giusto chiedere un contributo aggiuntivo ai turisti. La tassa di soggiorno non la pagano gli albergatori ma appunto i turisti. E ci serve per rendere la città più accogliente. Io non sarò il sindaco che tagli i servizi e che aumenta le tasse”.