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🔊 Tasse, a Firenze team antievasione per scovare i ‘furbetti’ dell’Imu e non solo

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Foto di archivio. Controradio

Il contrasto all’evasione per garantire l’equità fiscale e l’alto livello dei servizi che offre il Comune ai fiorentini. E’ una guerra senza quartiere quella che il Comune di Firenze porta avanti per trovare i furbetti delle tasse che adesso, dopo la firma del protocollo di intesa con la Guardia di Finanza contro l’evasione di Tari e Imposta di Soggiorno, Palazzo Vecchio intende intensificare con controlli finalizzati al recupero dell’evasione di tutte le altre imposte comunali, compresa l’Imu, il Canone patrimoniale per occupazioni di suolo pubblico e le esposizioni pubblicitarie.

“Siamo da sempre attivi nel recupero dell’evasione: lo scorso anno abbiamo accertato complessivamente 34 milioni di imposte comunali evase. Ma pensiamo che il fenomeno sia ancora più ampio quindi puntiamo a recuperare ancora di più nel corso del 2023” ha detto l’assessore al bilancio Giovanni Bettarini. “Per trovare chi ancora oggi riesce a evadere le imposte abbiamo deciso di mettere in piedi una stretta ulteriore che da adesso in poi, oltre ad avvalersi del preziosissimo contributo della Guardia di Finanza con cui abbiamo firmato un protocollo, abbiamo deciso di utilizzare anche una task force”.

Nel dettaglio il team antivasione è composto da dipendenti del Servizio Entrate del Comune, dalla Polizia municipale e dai Servizi demografici che, con la collaborazione con l’Agenzia delle Entrate e con la Guardia di Finanza, e con gli ispettori di Alia Servizi Ambientali S.p.A, lavoreranno incrociando i dati e battendo al tappeto casa per casa dove risultano anomalie. “L’attività di recupero dell’evasione attivata dall’Amministrazione è ormai una macchina ben oliata – ha aggiunto Bettarini – ma affinché pagando tutti si possa pagare meno ed avere servizi migliori è necessario uno sforzo con l’obiettivo ultimo di garantire l’equità fiscale e recuperare risorse importanti per la comunità”.

Per trovare i “furbetti” dell’Imu (non prevista per la prima casa) arrivano adesso i controlli a tappeto per scoprire le false residenze e le finte separazioni fra coniugi, studiate ad hoc per non pagare l’imposta sulle seconde o terze case. Già da inizio anno ad oggi sono stati emessi 1.111 atti per un valore di 10,5 milioni di euro ma adesso parte il giro di vite con l’idea di scovare evasione nel 2023 per oltre 15 milioni di euro. Il Servizio Entrate, i Servizi demografici e la Polizia Municipale stanno collaborando anche per individuare i casi di coppie non legalmente separate che abbiano residenze diverse e che non pagano l’Imu in entrambe le abitazioni in quanto beneficiano ambedue dell’esenzione per l’abitazione principale. Per poter beneficiare della esenzione Imu prevista per l’abitazione principale occorre essere residenti presso una abitazione, ma occorre anche la dimora abituale effettiva. Pertanto, in seguito ai controlli da parte degli accertatori anagrafici e della Polizia Municipale, si procederà al recupero dell’imposta non pagata nel caso manchi uno dei due requisiti (le scadenze dell’Imu sono il 16/06 e l’altra il 16/12, con possibilità di pagare in un’unica soluzione entro il 16/6).

 

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