Lo ha detto il presidente della giunta regionale. Che sulla questione dell’aeroporto di Peretola  ha ribadito: “chiediamo che sia un city airport, che abbia un modesto sviluppo, e che sia messo in sicurezza, altrimenti chiude”
Il sottoattraversamento Tav di Firenze “verrĂ fatto, perchĂ© se non viene fatto si ferma il paese, non la Toscana”, e dunque “credo che nessuno possa assumersi la responsabilitĂ di bloccare il paese”. Lo ha affermato Enrico Rossi, presidente della Regione Toscana, rispondendo alle dichiarazioni rilasciate dal ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli in un’intervista nei giorni scorsi.
“Approfondiamo bene il tema – ha aggiunto Rossi, parlando coi cronisti a margine della seduta del Consiglio regionale – perchĂ© a mio parere non serve piĂą per i treni regionali dei pendolari e dei lavori, ma se non verrĂ realizzato alla stazione di Santa Maria Novella giĂ si vede come non si entra piĂą, come sia difficile uscire e quanti treni giĂ ci bypassano e come questo non sia sufficiente a garantire quei tanti treni che si stanno mettendo sull’Av sulla tratta Nord-Sud, sulla metropolitana d’Italia”.
Rossi è anche intervenuto sulla questione degli equilibri tra gli scali aeroportuali toscani e sullo sviluppo di Peretola.  “Pisa è il nostro aeroporto fondamentale”, mentre “per Firenze chiediamo che sia un city airport, che abbia un modesto sviluppo, chiediamo che sia messo in sicurezza”, altrimenti “è destinato non dico a chiudere, ma a ridimensionarsi sempre di piĂą” ha affermato
“Sullo scalo di Firenze, ha detto Rossi, “l’idea del ministro è fare project review: ho fatto una conferenza stampa per dire che ci sono cose sulle quali convergiamo, mi auguro che nell’incontro ci si possa chiarire su quelle su cui permangono opinioni diverse”. Il progetto, per il governatore toscano, “dal punto di vista ambientale ormai si presenta con un bilancio piĂą che positivo, dopo che abbiamo iniziato a fare le piantumazioni, e dopo che non sarĂ piĂą realizzato l’inceneritore”.